Le semplificazioni delle autorizzazioni porteranno a un’accelerazione delle installazioni fotovoltaiche in Italia, ma nei prossimi due anni la crescita potrebbe rimanere sui livelli attuali.
“Stimiamo 5-6 GW di nuova capacità solare installata. Tuttavia, è sempre tutto molto teorico. Infatti, la coda dei progetti è molto più ampia e può essere che alcuni non li vediamo fino alla fine del processo”, dice a pv magazine Italia Virginia Canazza, partner di MBS Consulting.
La società di consulenza MBS monitora i progetti sottoposti alle procedure ambientali di Valutazione di impatto ambientale (VIA) e Valutazione ambientale strategica (VAS), dalla presentazione dell’istanza alla loro conclusione. L’azienda, inoltre, monitora il rilascio dei Provvedimenti autorizzativi unici regionali (PAUR).
“I nuovi scenari di mercato elaborati trimestralmente da MBS incorporano le informazioni disponibili sui nuovi progetti rinnovabili, ipotizzando tempi autorizzativi in accelerazione progressiva nei prossimi anni rispetto alle tempistiche mediamente riscontrate in passato”, ha aggiunto.
Le semplificazioni procedurali introdotte sono di ampio raggio: in specifiche zone, quali ad esempio industriali, artigianali e commerciali, l’installazione di impianti fotovoltaici è considerata “attività di manutenzione ordinaria” e dunque sollevata dall’onere autorizzativo.
Laddove necessario, anche quest’ultimo viene alleggerito grazie alla convergenza della VIA e dell’autorizzazione unica (AU) in un unico procedimento, distinti nella legislazione previgente. Il tempo stabilito per l’adozione del provvedimento unico è di 150 giorni dalla presentazione dell’istanza.
Dal punto di vista paesaggistico, il decreto prevede la riduzione della distanza tra gli impianti eolici e fotovoltaici da beni sottoposti a tutela, stabilendo vincoli rispettivamente pari a 3 km e 500 metri. Viene inoltre esteso l’istituto del silenzio-assenso all’istallazione di impianti fotovoltaici di piccola taglia in zone con vincolo paesaggistico.
Allo stesso tempo, un contributo crescente dovrebbe arrivare dall’autoconsumo diffuso. “Il nuovo Testo integrato (TIAD) delinea le fattispecie chiave per la valorizzazione dell’energia condivisa e pone le basi per la diffusione delle configurazioni di autoconsumo virtuale in attesa della pubblicazione del decreto incentivi da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetic (MASE) e delle regole tecniche del Gestore dei Servizi Energetici (GSE””, ha aggiunto Canazza.
Il TIAD stabilisce la cornice normativa, il MASE definirà l’ammontare e le modalità di valorizzazione dell’incentivo, attualmente previsto fino a 5 GW di capacità installata. Nella bozza presentata a febbraio 2023 sono state delineate anche le modalità di erogazione dei fondi Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La bozza del decreto è ora al vaglio della Commissione Europea.
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