Durante il convegno Sviluppo economico e Made in Sicily che si è tenuto a Palermo lo scorso 2 aprile, il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ha dichiarato di voler a breve sospendere il rilascio delle autorizzazioni per il fotovoltaico. “Dobbiamo valutare l’utile d’impresa con l’utile sociale e con il danno ambientale. Questa attività porta lavoro e l’energia rimane in Sicilia? La risposta è No”, sono state le sue parole.
“La Sicilia sta pagando un prezzo non dovuto per una risorsa che abbiamo. Un decreto legislativo esistente prevede che sul fotovoltaico non possono essere imposte royalty, ma già questi impianti danno il 3% di energia ai comuni come risarcimento del danno ambientale. Perché non può essere riconosciuta una quota anche alla Regione siciliana?”, ha aggiunto Schifani.
Il presidente, inoltre, auspica una soluzione per avere una bolletta più attenuata grazie a ciò che si produce nella regione. “La Sicilia paga un danno ambientale dovuto agli impianti”, ha concluso.
La risposta del presidente di ANIE Rinnovabili, Alberto Pinori, a pv magazine ha commentato le parole di Schifani. “Tecnicamente gli strumenti per ridurre le bollette dei consumatori siciliani ci sono e si chiamano autoconsumo e power purchase agreement [PPA]. Se si bloccasse lo sviluppo delle fonti rinnovabili, paradossalmente il prezzo dell’energia elettrica aumenterebbe, tant’è che si parla di disaccoppiare il prezzo delle FER da quello del gas. Per questo non condividiamo l’esternazione del presidente Schifani: è un controsenso”.
Secondo Pinori, le risorse siciliane sono utili per la creazione di una filiera “Made in Sicily” con una vocazione internazionale.
“La Sicilia è una regione ricca di sole e di vento e questa ricchezza non può che portare benefici sul territorio e renderlo più attrattivo per investimenti nella filiera delle fonti rinnovabili. In ANIE Rinnovabili ci sono imprese siciliane di valore, alcune delle quali operano in tutto il mondo. La Sicilia ha la grande opportunità di diventare il campione nazionale della filiera italiana delle fonti rinnovabili, che porta occupazione, accresce le competenze e distribuisce quella ricchezza economica che il presidente Schifani desidera per i suoi corregionali”.
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