Stäubli vuole aumentare la capacità produttiva in linea con le previsioni di crescita del mercato fotovoltaico globale. La società detiene al momento una quota del mercato mondiale dei connettori superiore al 50%.
“La capacità produttiva di Stäubli è di circa 6 milioni di coppie di connettori alla settimana ed è già in programma di aumentarla a 10 milioni entro il 2024”, Marco Mattia, responsabile di business di Stäubli Italia, spiega a pv magazine.
I connettori danneggiati o bruciati hanno la seconda maggiore incidenza economica dopo l’errata o assente connessione dei cavi, secondo il Solar Bankability Report, rapporto commissionato dalle autorità europee nel 2015 menzionato dal responsabile di business di Stäubli Italia.
“Tutto ha origine dall’aumento della resistenza di contatto: la resistenza di contatto bassa e costante nel tempo è il principale requisito che un connettore FV deve garantire per essere giudicato come un componente di qualità. Se invece la resistenza di contatto aumenta, la prima conseguenza è la riduzione di rendimento dell’impianto”, ha detto Mattia.
L’aumento della resistenza di contatto determina anche un aumento della temperatura all’interno dei connettori e quando la temperatura supera certi limiti di guardia i connettori iniziano a guastarsi.
Le immagini termografiche, la cosiddetta tomografia computata a raggi x e i test di stress sono alcuni strumenti per capire se un connettore è destinato a guastarsi.
Il mancato funzionamento dei connettori può causare il fermo dell’impianto, con la necessità di intervenire per ripristinare i componenti difettosi con aggravio di spese di manutenzione.
“Se però questi interventi non vengono fatti in tempo oppure non sono risolutivi, si può arrivare al rischio maggiore che è il rischio di incendio, che comporta le conseguenze più disastrose, con danni agli altri componenti dell’impianto, alle proprietà ed alle persone”, aggiunge Mattia. Possibili anche le controversie giudiziarie.
Il Cost Priority Number (CPN) è l’incidenza in euro moltiplicata per i kWp dell’impianto e rappresenta il costo potenziale di ciascuna particolare categoria di difetto. Include sia i costi per sostituire i componenti difettosi e il mancato guadagno determinato dalla minor produzione dell’impianto.
“I difetti inerenti ai cavi ed i connettori hanno delle incidenze molto importanti in termini di CPN e quindi di OPEX, nonostante invece incidano in maniera minima sul CAPEX dell’impianto”, dice Mattia.
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