2022: anno più caldo registrato in Europa, continua ad aumentare la radiazione

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Il 2022 è stato il secondo anno più caldo mai registrato in Europa, l’estate 2022 è stata la più calda di sempre, mentre l’Europa meridionale ha vissuto nel 2022 il più alto numero di giorni di “stress da caldo molto intenso”.

Le scarse precipitazioni e le alte temperature hanno portato a una diffusa siccità, ma anche a una perdita record di ghiaccio dai ghiacciai delle Alpi. Lo ha detto il Servizio relativo ai cambiamenti climatici di Copernicus (C3S) nel suo rapporto annuale European State of the Climate (ESOTC).

Il C3S ha spiegato che, mentre l’aumento globale della temperatura ha raggiunto l’1,2°, in Europa questo fenomeno è più marcato, raggiungendo i 2,2°. Questo per diversi motivi. Tra questi, il Vecchio Continente è circondato da meno oceani e la sua temperatura è fortemente correlata con quella dell’Artico, una delle regioni al mondo dove l’aumento della temperatura è più marcato (+3°).

Gli esperti hanno poi sottolineato come questi trend abbiano comportato un aumento di incendi boschivi, una diminuzione drastica delle acque europee, con conseguenze su trasporti, agricoltura e produzione di energia.

I cambiamenti climatici stanno avendo conseguenze sulle rinnovabili, non solo sull’idroelettrico che, secondo gli esperti, potrebbe soffrire anche quest’anno visto che “potremmo aver saltato il periodo di ricarica dei bacini”.

L’Europa ha subito la più alta radiazione solare superficiale degli ultimi 40 anni, “con una conseguente produzione potenziale di energia solare fotovoltaica superiore alla media nella maggior parte dell’Europa”, si legge nel rapporto.

In una conferenza stampa per giornalisti, il C3S ha spiegato che l’aumento della radiazione è un trend consolidato, corroborato sui dati relativi agli ultimi 40 anni.

D’altra parte la produzione potenziale di energia dall’eolico onshore è stata inferiore alla media storica nella maggior parte dell’Europa, soprattutto nelle regioni centro-meridionali.

“Il rapporto evidenzia cambiamenti allarmanti del nostro clima, tra cui l’estate più calda mai registrata in Europa, segnata da ondate di calore marino senza precedenti nel Mar Mediterraneo e temperature da record in Groenlandia. Comprendere le dinamiche climatiche in Europa è fondamentale per i nostri sforzi di adattamento e mitigazione degli impatti negativi che i cambiamenti climatici hanno sul continente”, ha spiegato Carlo Buontempo, direttore del Servizio sui cambiamenti climatici di Copernicus (C3S).

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