L’integrazione dei moduli fotovoltaici in edifici può concorrere a creare edifici a energia quasi zero, in grado di produrne più di quanta ne consumino. Per questo c’è molta aspettaiva per il futuro mercato BIPV – Building-Integrated PhotoVoltaic – soprattutto per i fabbricati come i condomini, dove lo spazio sul tetto è limitato e l’integrazione strutturale dei moduli è fondamentale.
L’esigenza di sviluppare una tipologia di moduli e di sistemi fotovoltaici adattabili ad un’ampia gamma di progetti di realizzazione o di ristrutturazione di facciate di edifici a più piani, ha spinto CSEA, la Cassa per i servizi energetici e ambientali, a pubblicare un bando per il finanziamento dei progetti di ricerca incentrati sull’innovazione tecnica e tecnologica di interesse per il settore elettrico.
Nella selezione dei progetti, ad aggiudicarsi il primo posto è stato Fourier: FotovOltaico efficiente in facciata per il fUturo pRossimo della rEte elettRica, proposto dal capofila Camlin Italy e altri partner strategici, tra cui Gruppo Focchi, specializzato nella realizzazione di facciate per grandi edifici e Applied Materials Italia, impegnata nella fornitura di macchine per la produzione di celle solari. A queste aziende si affiancano i due istituti di ricerca IMEM-CNR ed Eurac Research.
Si tratta di un esperimento innovativo di nuova filiera “ibrida” costruzioni-energia che chiede a gran voce un salto di qualità nella tipologia di prodotti da mettere sul mercato, dalla loro sostenibilità produttiva all’accesso e alla facilità d’uso da parte di chi esegue i progetti di ristrutturazione edilizia. I risultati del progetto verranno presentati alla fine del 2024.
Gli output chiave del progetto sono un modulo fotovoltaico ad alta efficienza, progettato sulla base di specifiche funzionali, strutturali ed estetiche dettate dal partner industriale Focchi, un mock-up di facciata che dimostri il valore aggiunto della progettazione integrata modulo-facciata e un dimostratore di cella fotovoltaica tandem a 4 terminali basata su una tecnologia innovativa sviluppata in collaborazione con l’Istituto IMEM-CNR e concepita da Camlin Italy.
La collaborazione tra Camlin Italy e IMEM-CNR ha permesso lo sviluppo di una tecnologia a basso costo e ad alta scalabilità per la progettazione di celle solari a film sottile a base di calcogenuri, adatte all’accoppiamento ottico con celle al silicio ad elevata efficienza. Il supporto tecnologico di Applied Materials Italia è inerente invece alla progettazione e la prototipazione di dispositivi fotovoltaici a singola e doppia giunzione ad elevata efficienza per il mercato BIPV.
Il centro di ricerca applicata Eurac Research è coinvolto nello sviluppo dell’ambiente di modellazione e nella parte sperimentale dei test che verranno eseguiti nel laboratorio outdoor PV Integration Lab, infrastruttura per l’integrazione di sistemi fotovoltaici in edifici e reti, presso il NOI Techpark a Bolzano. Scopo dei test sarà sviluppare un sistema tecnologico di fotovoltaico integrato in facciata perseguendo flessibilità, facilità di montaggio-smontaggio e “design for reuse”.
Konstantin Koshmak, Senior Research Scientist e Project Manager del progetto ha dichirato: “Il lavoro sinergico tra Camlin Italy e IMEM-CNR ha dato vita al laboratorio congiunto Sinergy Lab e si è rivelato fondamentale per superare le sfide tecniche più complesse nel campo della ricerca e dello sviluppo. All’interno del laboratorio è stata svolta la prima attività prevista dal piano FOURIER, incentrata sulla progettazione di una tecnologia fotovoltaica verificata con successo da Camlin Italy e considerata idonea a realizzare in futuro una versione di modulo fotovoltaico tandem con delle efficienze elevate adatte al settore BIPV”.
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