La società di consulenza svizzera Pexapark ha riferito che a marzo sono stati firmati 23 nuovi PPA in Europa per una capacità totale di circa 2,5 GW. Questa è la cifra più alta mai registrata da Pexapark in un solo mese e rappresenta un aumento del 14% rispetto a febbraio. Sebbene marzo abbia avuto sette accordi in meno rispetto a febbraio, il numero di accordi è ancora superiore a qualsiasi altro mese nel 2022.
Nel primo trimestre del 2023, gli sviluppatori di progetti a energie rinnovabili hanno annunciato quasi 70 PPA per un totale di 6 GW.
Secondo Pexapark, il suo indice Pexa Euro Composite ha registrato un aumento dei prezzi dei PPA dello 0,5% rispetto al mese precedente.
Spagna e Portogallo hanno mantenuto la loro posizione con i prezzi più bassi in Europa, mentre l’indice polacco ha registrato l’aumento maggiore, facendo registrare una crescita del 28,9% rispetto al mese precedente. I paesi nordici hanno registrato il calo più marcato con un calo dell’11,5% mese su mese.
Riforma del mercato energetico europeo
Il 14 marzo, la Commissione Europea ha finalmente pubblicato la sua proposta per riformare il disegno del mercato elettrico dell’UE. Gli autori del rapporto di Pexapark, hanno espresso il loro entusiasmo dopo aver analizzato il possibile impatto di alcune delle riforme proposte sul mercato dei PPA nel continente, mettendo tuttavia in risalto che la legislazione finale non è prevista prima del 2025. Ciononostante, gli autori ritengono che la nuova proposta di riforma del mercato dell’elettricità della Commissione Europea abbia il potenziale per dare origine all’età d’oro dei PPA.
Attualmente, ogni anno vengono concluse tra 100 e 150 transazioni, generando tra 10 e 20 GW di nuova capacità. Pexapark prevede che le misure incluse nella riforma potrebbero generare oltre 1.000 TWh di domanda da parte delle aziende. Questa domanda aziendale aumenterà parallelamente al PIL e agli sforzi generali di elettrificazione, con il risultato di centinaia di PPA per supportare la nuova capacità rinnovabile.
Pexapark sottolinea che la trasformazione dell’Europa in un mercato dei PPA “molto più ampio e vivace” è sostenuta da misure che consentono nuovi e maggiori investimenti nella capacità rinnovabile. Inoltre, i meccanismi di sostegno al credito proposti sbloccheranno la domanda. “Sulla base della nostra esperienza, il credito è diventato un ostacolo fondamentale per detenere più PPA”, spiegano gli autori. La Commissione propone che i progetti che hanno già impegnato parte della loro generazione in un PPA destinino un’altra parte della produzione ad acquirenti che hanno difficoltà ad accedere al mercato dei PPA, come le piccole e medie imprese.
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