Nuovo bando agrisolare sui tetti: la voce soddisfatta di Coldiretti Puglia
Coldiretti Puglia sostiene fortemente il nuovo bando del Parco Agrisolare per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui fabbricati agricoli. A pv magazine il presidente Savino Muraglia ha rimarcato la posizione dell’associazione. “Il 75% degli impianti fotovoltaici in Puglia è a terra, contro una media nazionale del 42%, con effetti negativi sul consumo di suolo”.
Il nuovo bando del Parco Agrisolare 2023 per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui fabbricati agricoli è una misura fortemente sostenuta da Coldiretti Puglia, rientrante negli interventi previsti dal Pnrr.
A pv magazine, Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia ha spiegato: “Di fronte all’occupazione di suolo fertile con distese di ettari di moduli fotovoltaici a terra o di tecnologie industriali camuffate da parchi agrivoltaici che sottraggono il suolo dalla sua vocazione originale, diventa urgente correggere tale situazione. L’impegno di Coldiretti è massimo a tutti i livelli per conseguire gli obiettivi di un’agricoltura circolare e ad impatto climatico zero, ma condizione essenziale resta quella di fermare la frammentazione del territorio e riconoscere agli agricoltori la capacità di rispondere da protagonisti e non da spettatori alle sfide energetiche che la Puglia e l’Italia tutta stanno affrontando”.
Coldiretti Puglia nella sua comunicazione a caldo del bando ha affermato che “il 75% degli impianti fotovoltaici in Puglia è a terra, contro una media nazionale del 42%, con effetti negativi sul consumo di suolo e con la percentuale di terreni coperti artificialmente dai pannelli pari al 2,5% rispetto a una media nazionale che non raggiunge l’1%. Nonostante la Puglia produca il 25% dell’energia eolica italiana e il 14% di quella solare, posizionandosi al primo posto per numero di impianti e per potenza installata di “nuove rinnovabili”, la quota di autoconsumo resta bassa, pari al 26%”.
L’obiettivo di Coldiretti è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica fotovoltaica e alcuni interventi di efficientamento in ambito agricolo, escludendo totalmente il consumo di suolo. L’associazione riporta uno studio del Centro Studi Divulga: solo utilizzando i tetti di stalle, masserie, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole si potrebbe recuperare una superficie utile di 155 milioni di mq di pannelli per una produzione di 28.400Gwh di energia solare”.
Rispetto al precedente bando, per gli impianti fotovoltaici il limite di potenza passa a 1.000 kWp. La spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo è aumentata fino a 100.000 euro, mentre quella per dispositivi di ricarica sale a 30.000 euro. C’è anche la modifica della percentuale di contribuzione in funzione del consumo, ammettendo anche impianti che non hanno autoconsumo”, ha spiegato Coldiretti Puglia attraverso la sua comunicazione pubblica.
Il presidente di Coldiretti Prandini ha di recente affermato che “Coldiretti sostiene un modello di transizione energetica che vede le imprese agricole protagoniste attraverso, ad esempio, le comunità energetiche, gli impianti solari sui tetti e l’agrivoltaico sostenibile e sospeso da terra che consentono di integrare il reddito degli agricoltori con la produzione energetica rinnovabile, con una ricaduta positiva sulle colture e sul territorio”.
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Lara Morandotti (Milano, 1982), giornalista e speaker, dal 2008 scrive di sostenibilità, tecnologia e innovazione, collaborando per diverse testate nazionali ed internazionali. Costantemente in viaggio, è in prima linea per raccontare l'attualità attraverso articoli, reportage, white paper, video e podcast. Altri articoli di Lara Morandotti
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