Ad organizzare la conferenza PVSPACE-2023 (New Generation Photovoltaics for Space), andata in scena la scorsa settimana presso l’Università La Sapienza di Roma, con la partecipazione di prestigiosi relatori dall’ESA, NASA, NREL, EPFL, CEA, IMEC, Chiniese Academy of Science, Natur Energy e varie università e centri di ricerca del mondo, è stata l’azienda Iritaly Trading Company.
pv magazine ha intervistato l’Ing. Valerio Moschella, membro del consiglio di amministrazione di Iritaly Trading Company, di cui è Responsabile finanza e servizi.
pv magazine: Chi è Iritaly Trading Company?
È una realtà che investe nel settore del commercio internazionale e che si distingue nello sviluppo di progetti innovativi a carattere internazionale, che riguardano le nuove tecnologie. La società sviluppa idee innovative e ha stretto partnership con varie università e istituti di ricerca finalizzati a sviluppare le nuove tecnologie con ricadute in Italia in ambito industriale. Tra i vari progetti, nel settore del fotovoltaico spicca la collaborazione con diverse università tra cui l’Università La Sapienza di Roma, che ci permettono di portare avanti la ricerca di pannelli innovativi con celle solari in perovskite.
Vuole entrare nel dettaglio?
La perovskite è un nuovo minerale che si è rivelato particolarmente utile per realizzare pannelli fotovoltaici poiché raddoppia le performance e abbatte i costi di produzione, utilizzando inchiostri innovativi per la deposizione in condizioni ambientali. La promettente combinazione di basso costo e alta efficienza, ma anche la garanzia di meno emissioni di CO2, caratterizzano una rivoluzione nel settore del fotovoltaico. Le perovskiti ibride monocristalline a grana grossa, fabbricate con il metodo “Solvent-Gradien”, sono inserite tra due film nanoporosi formulati che fungono da strati di vuoti per il trasporto di elettroni e da strati di trasporto di lacune secondo il processo di deposizione a bassa temperatura.
Cosa ha realizzato Iritaly in tal senso?
In collaborazione con Kimia Solar, abbiamo realizzato un’innovazione per la fabbricazione e riciclaggio di pannelli fotovoltaici in perovskite di grandi dimensioni. La chiave è una procedura completamente stampabile altamente riproducibile in condizioni ambientali. Abbiamo inventato un’efficiente procedura sostenibile senza solventi per il riciclaggio dei moduli di perovskite alla fine del loro ciclo di vita, pienamente compatibile con le linee guida RoHS.
Ci sarà uno sviluppo industriale?
Siamo vicini alla realizzazione di impianti industriali per la produzione su larga scala. Le celle fotovoltaiche di perovskite sono sempre più vicine alla commercializzazione e potrebbero ben presto battere quelle di silicio per costo ed efficienza. Se infatti uno dei maggiori ostacoli è l’instabilità del composto chimico, che comporta un precoce degrado del materiale, ogni mese che passa i risultati della ricerca nel settore sono sempre più promettenti. Lo scopo del convegno era proprio quello di fare il punto sulle tecniche che il nostro team di scienziati sta sviluppando di concerto con altri enti internazionali, riuscendo ad allungare la durabilità delle celle in perovskite.
È questo il punto. Come riuscire ad allungarne la durabilità?
Attraverso l’aggiunta di particolari molecole. Le recenti ricerche hanno dimostrato di saper fornire una soluzione alle diverse problematiche legate all’instabilità delle celle in perovskite e la loro particolare sensibilità a fattori quali l’umidità, la luce ultravioletta e le temperature estreme. Il convegno ha dimostrato che, di fatto, nella sperimentazione scientifica i potenziali ostacoli sono già stati tutti superati.
Cosa manca allora per una commercializzazione su larga scala delle celle in perovskite?
Il trasferimento tecnologico all’industria e la disponibilità di investitori che credano nella validità del prodotto, investendo anche nella filiera manifatturiera, in modo da rendere disponibili in pochi anni i pannelli in perovskite sul mercato.
Però ci sono progetti già annunciati…
Si sa che Enel ha in cantiere la realizzazione di una Gigafactory a Catania per la produzione di moduli fotovoltaici bifacciali che dovrebbero sfruttare anche le celle tandem peroskite/silicio. Da annunci fatti, sappiamo che la fabbrica è in corso di realizzazione e dovrebbe vedere la luce nel 2024. Altri investimenti sappiamo si stanno realizzando all’estero, in particolare in Cina.
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