Il B&B Casa Bellavista nel comune di Cortona (Arezzo) sta facendo notizia per premi e riconoscimenti ottenuti per gli sforzi compiuti per aumentare la sostenibilità della struttura.
Simonetta Demarchi, la proprietaria, spiega che il tutto è iniziato per un discorso ambientale, ma che sta adesso avendo delle conseguenze positive anche a livello economico.
“È iniziato per un discorso ideologico. Da lì è partito il progetto di installare l’impianto fotovoltaico nel 2010”, Demarchi dice a pv magazine Italia.
Tredici anni fa, Demarchi ha comprato un terreno attiguo per installare l’impianto da 19 kW. Avvitato a settembre 2010, rientra nel secondo conto energia.
“Ha richiesto sei mesi di lavori, per lo più burocrazia, anche perché fare un recinto non ci vogliono sei mesi. Ma è risultato utilissimo,” aggiunge Demarchi, spiegando che la struttura ha riscontrato un risparmio immediato nelle bollette, con l’apice raggiunto l’anno scorso, durante l’aumento dei prezzi.
L’energia viene usata per gli elettrodomestici, ma anche per le attività di filtraggio della piscina. In precedenza, i lavori di filtraggio venivano operati di notte. Ora di giorno.
“Ho investito 13 anni, 85 mila euro e, al 31/12/2022, al netto delle spese di investimento ho guadagnato decine di migliaia di euro”.
Secondo la relazione utilizzata per le diverse certificazioni, l’impianto riceve circa 10 mila euro di incentivo all’anno, tra 400 e 4.000 euro annui come ricavi per lo scambio sul posto e un risparmio in bolletta da circa 3.000 euro ogni dodici mesi. In totale l’installazione ha comportato un guadagno di oltre 100.000 euro.
La struttura ha installato tre anni fa un APP che monitora la produzione, così da far partire alcuni elettrodomestici quando la produzione è sufficiente. Spesso, invece, la produzione è troppa.
“Ci siamo resi conto di avere una sovrapproduzione e quindi tre anni fa abbiamo comprato un’auto elettrica che alimentiamo esclusivamente con la nostra produzione”.
Feedback dei clienti
A parte i benefici economici legati alle utenze, un altro aspetto positivo è legato all’entusiasmo della clientela che, spesso, rimane ignara degli sforzi e degli “investimenti green” fino a quando arriva.
“I clienti se ne accorgono quando sono qui e il riscontro è sempre molto positivo. Di recente booking.com ha incluso anche la valutazione ambientale delle strutture ricettive e questo è stato un ulteriore aiuto. Ma il vero boom sta avvenendo ora. L’interesse per strutture green è in chiaro aumento”, spiega Demarchi.
La struttura ha fatto di recente, insieme a una società di consulenza, un bilancio di sostenibilità. “Lo abbiamo fatto per un discorso di coerenza. Credo di essere la prima struttura piccola a farlo. Ma sicuramente ha delle ripercussioni positive”.
Il B&B Casa Bellavista ha compilato i modelli standard del bilancio di fattibilità, raggiungendo 78/100. Mancano ora investimenti su due fronti: adeguare il più possibile la struttura alle necessità dei portatori di handicap e installare una batteria.
“Sto pensando all’accumulo. Ci sono delle ore in cui produciamo troppo e dobbiamo utilizzare il meccanismo dello scambio sul posto. L’idea dello storage è legato sia a motivi economici, dato che paghiamo l’energia della rete più di quanto la rete ci paga quella che immettiamo, sia per aumentare il nostro score nel bilancio di sostenibilità, dato che non è possibile comprare solo energia green. Ora sto aspettando i preventivi e faremo i lavori dopo la stagione estiva”.
Per ora il 47% della produzione elettrica è per l’autoconsumo e il 53% per l’immissione in rete.
Futuri investimenti?
Demarchi non esclude la possibilità di fare altri investimenti, operando per esempio il repowering dell’impianto. Riporta però che al momento non ne ha bisogno.
“A differenza di quanto mi aspettavo e a differenza di altri conoscenti, non sto vedendo una diminuzione della produzione di energia elettrica”. L’impianto sta infatti producendo ben oltre le previsioni medie del GSE.
Demarchi scarta invece per il momento la possibilità di ampliare il parco fotovoltaico.
“Non ho possibilità di aumentare la capacità dell’impianto perché la regione Toscana non permette più di installare pannelli per terra. Siamo stati una delle ultime realtà che ha potuto farlo. Ci penseremo comunque nel caso le cose cambino”.
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