Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha autorizzato il progetto definitivo del Sa.Co.I. 3, il cavo elettrico sottomarino in corrente continua a 200 kV di Terna che collegherà la Sardegna, la Corsica e la Toscana, con una capacità di trasporto complessiva fino a 400 MW.
La società guidata da Igor De Biasio e Giuseppina Di Foggia ha previsto un investimento complessivo di circa un miliardo di euro per l’ammodernamento e il potenziamento dell’attuale collegamento elettrico, denominato Sa.Co.I.2, risalente all’inizio degli anni ’90. Non ha però chiarito quando dovrebbe concludere le attività di costruzione. Il finanziamento pubblico destinato all’infrastruttura, che rientra nel RepowerEU, è di 200 milioni di euro.
L’intervento prevede la realizzazione di due nuove stazioni di conversione adiacenti alle esistenti (una a Codrongianos, in provincia di Sassari, e una a Suvereto, in provincia di Livorno), la posa di nuovi cavi sottomarini per una lunghezza totale di 120 km e di cavi interrati per 20 km dagli approdi alle stazioni elettriche. Gli approdi dei cavi sottomarini saranno localizzati a Santa Teresa di Gallura in Sardegna e a Salivoli, nel Comune di Piombino, in Toscana.
“Una volta entrato in esercizio, il Sa.Co.I.3 contribuirà al rafforzamento del mercato elettrico europeo, favorendo, inoltre, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e aumentando la capacità di trasporto tra il Centro Nord e le Isole, con una conseguente maggiore affidabilità e sicurezza della rete elettrica di trasmissione nazionale e, in aggiunta, una riduzione dei costi del Mercato per il Servizio di Dispacciamento (MSD)”, ha scritto Terna.
Il TSO italiano ha ricordato che l’opera originale tra la Sardegna e la Toscana entrò in servizio alla fine degli anni ‘60, e fu il primo collegamento ad alta tensione a 200 kV in corrente continua al mondo. Nel 1988 con la costruzione di una terza stazione di conversione a Lucciana, in Corsica, fu realizzato il primo collegamento multi-terminale ad alta tensione in corrente continua.
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