RSE, Enea e Crea hanno firmato un Protocollo d’Intesa della durata di tre anni per condividere conoscenze e competenze scientifiche e promuovere la ricerca nel settore della produzione e del consumo di energia, “conciliando i temi energetici ed agricoli, al fine di favorirne il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità tecnica, ambientale, economica e di inclusione sociale”.
L’intesa si focalizza su agrivoltaico, processi termochimici, biologici e biotecnologici per la trasformazione energetica delle biomasse, per la produzione di biocarburanti avanzati e idrogeno.
“Attraverso la firma del Protocollo di Intesa si intende mettere a sistema competenze e esperienze multi-interdisciplinari per contribuire al raggiungimento dei target di decarbonizzazione, allo sviluppo e l’implementazione di modelli di filiere agro-energetiche sostenibili, nonché ad accrescere la competitività e la capacità produttiva delle imprese del settore”, ha commentato il Direttore Generale di Enea Giorgio Graditi.
Ad agosto RSE aveva lanciato un bando per ricercatori sulle attività di sistemi di accumulo ibridi (idrogeno e altri vettori). Anche Enea, che ha di recente presentato il primo impianto algovoltaico in Italia, aveva pubblicato un bando per selezionare 24 ricercatori a tempo determinato per attività connesse ai progetti PNRR presso i Centri Ricerche Casaccia (Roma), Frascati (Roma), Portici (Napoli) e Bologna.
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