Energy, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan, ha ricevuto da parte dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia) la comunicazione di concessione delle agevolazioni per il Contratto di Sviluppo della filiera produttiva strategica “Rinnovabili e Batterie” previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’assegnazione prevede un co-finanziamento del 16% (circa €7,15 milioni a fondo perduto, erogato a partire dal 2024 e fino al 2026) su un importo complessivo di circa €43 milioni previsti per la costruzione della gigafactory di batterie al litio per sistemi ad accumulo presso il quartier generale a Sant’Angelo di Piove di Sacco, nel padovano (Veneto).
Nella valutazione dei progetti è stata riconosciuta priorità all’idoneità dei progetti a sviluppare le catene del valore nazionali nel settore delle rinnovabili e delle batterie.
Invitalia aveva a disposizione nell’ambito del PNRR €157 milioni per il sub-investimento 5.1.3 “Settore batterie”, parte del più ampio budget da 358 milioni per lo sportello “Rinnovabili e batterie” chiuso nel febbraio 2023.
Energy ha firmato un accordo con Pylon Technologies maggio per una joint-venture, Pylon LiFeEU Srl. Anche la nuova azienda, avrà sede a Sant’Angelo di Piove di Sacco. Pylon Technologies e Energy collaborano da oltre 10 anni, ha detto la società cinese a maggio.
“Le due aziende sono socie, tramite una controllata olandese di Pylon Tech, della startup innovativa Pylon LiFeEU Srl di cui Pylon Techonolgies possiede il 70% delle quote e Energy il 30%”, aveva scritto in contemporanea il mattino di Padova il 19 maggio.
Secondo il giornale veneto, la fabbrica di Energy è la prima gigafactory di batterie al litio del Paese.
Di recente Energy ha anche lanciato una soluzione di accumulo Extra Large (chiamato zeroCO2 XL) dedicata a edifici di grandi dimensioni e siti agrivoltaici.
Produzione di batterie: dalla Cina all’Europa, passando per l’India
Ogni mese vengono annunciati grandi piani per la costruzione di siti produttivi di batterie in diversi Paesi, soprattutto in India.
Nel Vecchio Continente Kraftblock, produttore tedesco di sistemi sostenibili di accumulo di energia ad alta temperatura, ha raccolto un totale di €20 milioni in un round di finanziamento di serie B, mentre una serie di società cinesi ha dimostrato interesse per aprire fabbriche in diverse parti d’Europa.
Gli investimenti mirano allo sviluppo di diverse tipologie di batterie. Anche quelle agli ioni di sodio registrano la leadership cinese, come riportato di recente dalla società britannica IDTechEx.
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