Epishine ha completato un nuovo impianto di produzione con una capacità produttiva annuale di 100 milioni di unità dei suoi moduli fotovoltaici organici (OPV) standard a 6 celle da 50 mm x 50 mm.
“Si tratta di un processo a volumi più elevati, grazie all’uso di materiali a inchiostro solare. Combina il consolidato roll-to-roll con i nostri processi produttivi principali, che sono protetti da brevetti e segreti commerciali”, ha dichiarato Jonas Bergqvist, CTO di Epishine, a pv magazine.
Il processo di produzione roll-to-roll per i moduli fotovoltaici indoor dell’azienda, utilizzati in dispositivi elettronici a bassa potenza, prevede l’applicazione di uno stack di celle solari di spessore inferiore a un micron a fogli di 50 micron utilizzando una macchina per il rivestimento di stampi a fessura.
Le lamine sono prestampate con sbarre d’argento e marcature di identificazione. Si passa poi a una fase di laminazione e polimerizzazione proprietaria, seguita da incapsulamento e taglio in linea per creare moduli finiti di 0,2 mm di spessore.
La linea di produzione è completata dai test di qualità. “Testiamo le prestazioni di ogni modulo e disponiamo di un sistema di ispezione visiva personalizzato da utilizzare in linea”, ha dichiarato Bergqvist, sottolineando che l’emergere di una specifica tecnica per i test delle prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione migliorerà le possibilità di successo dell’industria fotovoltaica indoor.
L’azienda dichiara un processo a temperatura relativamente bassa, con un uso efficiente dei materiali, rispetto ad altri metodi, che sostiene con una valutazione indipendente del ciclo di vita vidimata da una terza parte. “Stiamo progettando di passare dall’argento al rame per ridurre ulteriormente l’utilizzo delle risorse”, ha dichiarato Bergqvist.
Il sito in un’area industriale di Linköping è stato scelto in vista di una futura espansione.
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