Alcuni ricercatori della Nanyang Technological University di Singapore (NTU Singapore) e della startup EtaVolt hanno sviluppato un dispositivo di illuminazione ad alta intensità che, a quanto pare, può “ringiovanire” i pannelli solari e ridurne il degrado.
Chiamata Advanced Regeneration Technology, la nuova tecnica consiste nell’applicare una luce intensa e una temperatura controllata alle celle solari per eccitare le molecole di polisilicio e farle muovere rapidamente. Questo avrebbe modificato la loro disposizione e “rattoppato” i buchi causati da luce, calore e umidità.
“Il processo è simile a quello di rattoppare i buchi in un secchio; ripara i pannelli solari per evitare perdite di energia, assicurando una raccolta ottimale di energia luminosa”, hanno detto gli scienziati, sottolineando che il processo viene attuato tramite un dispositivo di illuminazione ad alta intensità che può rotolare sui moduli fotovoltaici. “Il processo richiede meno di cinque minuti e può aiutare i pannelli solari trattati a recuperare fino al 5% delle prestazioni perse sul campo”.
Il gruppo di ricerca sostiene che questo processo può ridurre il degrado dei moduli fino a 5 anni, a seconda della tecnologia delle celle.
Il dispositivo può essere utilizzato anche in loco in impianti fotovoltaici su tetto o a terra e può essere applicato a circa il 90% dei moduli solari disponibili sul mercato.
Secondo il sito web di EtaVolt, la nuova tecnologia di rigenerazione si basa su una combinazione proprietaria di illuminazione, temperatura e tempo di rigenerazione. Secondo quanto riportato, può anche fornire una mitigazione e un recupero del degrado indotto dalla luce (LID).
“Il nostro metodo di ringiovanimento solare non solo è stato rigorosamente testato e convalidato, ma ha dato risultati comprovati sul campo in diverse applicazioni commerciali. La tecnologia è stata implementata con successo in progetti con i principali partner dell’industria solare, come l’azienda di soluzioni per le energie rinnovabili Vector Green, dimostrando la sua efficacia e il suo potenziale di adozione su larga scala”, ha dichiarato Stanley Wang, ricercatore dell’NTU di Singapore.
Il team di ricerca non ha rivelato ulteriori dettagli tecnici sul dispositivo. “Queste tecnologie sviluppate all’NTU sono state brevettate attraverso NTUitive, la società di innovazione e impresa dell’Università, e sono concesse in licenza a EtaVolt”, ha dichiarato.
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