Eni sigla accordi con Kazakistan per centrali ibride gas-rinnovabili

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Eni e KazMunayGas (KMG) hanno firmato a Roma un accordo relativo al progetto di centrale ibrida gas-rinnovabili da 250 MW nella città di Zhanaozen, regione di Mangystau, in Kazakistan. La firma è avvenuta in occasione della visita del Presidente del Kazakistan, Kassym Jomart Tokayev, in Italia.

“Eni e KMG hanno confermato la loro disponibilità a procedere alla fase di implementazione del progetto, che fornirà ad impianti di KMG elettricità stabile e a basse emissioni di carbonio prodotta da energia solare ed eolica, e sarà bilanciato con capacità aggiuntiva da una centrale elettrica a gas”, ha scritto il cane a sei zampe.

La centrale ibrida gas-rinnovabili è sviluppata dalla controllata di Eni Plenitude in collaborazione con KMG.

Eni ha inoltre firmato un Memorandum di Cooperazione con il Fondo Sovrano Samruk-Kazyna (SK) su ulteriori progetti nell’ambito della transizione energetica, tra cui la potenziale replica del modello di centrale ibrida gas-rinnovabili in altre regioni del Kazakistan.

L’accordo prevede anche “la valutazione di iniziative sui minerali e lo sviluppo di altre tecnologie per la riduzione delle emissioni di carbonio”.

Eni è presente in Kazakistan dal 1992, dove è operatore congiunto del giacimento di Karachaganak ed equity partner in diversi progetti nel Mar Caspio settentrionale. Eni opera nel settore delle rinnovabili in Kazakistan attraverso Arm Wind, controllata di Plenitude, con una capacità installata complessiva di 150 MW.

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