Da circa due anni, l’industria fotovoltaica mondiale ha visto materializzarsi un’altra importante transizione, quella dalla tecnologia PERC alla tecnologia TOPCon, che peraltro è andata di pari passo con una tendenza a costruire moduli fotovoltaici sempre più grandi e potenti.
Se quest’ultima tendenza, tuttavia, sembra aver raggiunto dei limiti ben precisi, la competizione tra moduli PERC e moduli TOPCon è ancora nel pieno del suo svolgimento, peraltro in uno scenario di forte riduzione dei prezzi, dovuto all’enorme eccesso di capacità produttiva di pannelli che si è accumulato in Cina nell’ultimo anno.
Magazzini pieni ed eccesso di capacità produttiva
In Europa, in particolare a Rotterdam, sono ancora molti i prodotti PERC stipati nei magazzini dei grandi produttori, così come innumerevoli sono quelli nei capannoni dei maggiori distributori europei nei loro rispettivi paesi.
Secondo Search4Solar, una piattaforma olandese di acquisto per pannelli solari, inverter e soluzioni di batterie, a dicembre i prezzi dei pannelli PERC avevano quasi raggiunto circa 0,10 euro per W. “I prezzi dei prodotti di tipo p oggi variano tra 0,100 e 0,115 euro e crediamo che il limite magico inferiore a 0,10 euro sarà raggiunto nel primo trimestre del 2024”, aveva dichiarato a dicembre pv magazine Leen van Bellen, Business Development Manager Europe dell’azienda, sottolineando che questi prezzi corrisponderebbero all’acquisto minimo di un container. “I magazzini si svuoteranno ulteriormente e i prezzi si riprenderanno lentamente a metà del secondo trimestre del 2024.”
Ci troviamo, dunque, davanti a una compresenza massiccia di entrambe le tipologie di prodotti, il che non facilita certo la scelta tra loro in scenari di prezzo molto volatili.
Coesistenza prolungata
Secondo Suada Bargian, responsabile delle operazioni in Italia per la parte moduli della tedesca Wattkraft, nel passaggio tra il 2023 e il 2024 potrebbe verificarsi una definitiva inversione di tendenza anche sul mercato italiano. “Nel 2023, l´80% del venduto é stato PERC”, ha dichiarato. “Tuttavia, la previsione sul 2024 su ordini già confermati è che l´80% sia TOPCon e il restante 20% PERC”.
Bargian sostiene, inoltre, che la produzione di moduli PERC è in forte calo già dal primo trimestre di quest’anno. “I produttori puntano sul TOPCon e i moduli più grandi saranno generalmente bifacciali”, ha aggiunto. “Sul residenziale si punta invece ai moduli piccoli quasi esclusivamente monofacciali con celle TOPCon. Sull’utility scale, invece, sarà solo TOPCon e bifacciale, mentre sui tetti industriali potremo vedere diverse tecnologie. Ci saranno comunque degli installatori e dei clienti finali che manterranno il PERC per il prezzo più competitivo.”
Secondo Francesco Picariello, responsabile acquisti dell’azienda campana Enerbroker S.r.l., dalle installazioni con moduli PERC si sta passando sempre di più a quelle con la tecnologia TOPCon. “Da qualche anno, infatti, quasi l’80% delle richieste che ci arrivano sono per prodotti TOPCon, che garantiscono una efficienza maggiore della cella e, di conseguenza, una resa migliore di tutto l’impianto”, ha spiegato.
Picariello sostiene, inoltre, che la scelta dei moduli sarà soggetta alle continue evoluzioni del mercato. “Credo che la scelta, a breve, ricadrà sicuramente su quei moduli che, con una grandezza più contenuta grazie all’utilizzo di celle più performanti, ad esempio quelle rettangolari, riescono a rendere più semplici e agevoli anche le installazioni che risulteranno, dunque, di un livello superiore”, ha dichiarato. “In sostanza, si avranno moduli più potenti, mantenendo dimensioni ridotte. Questa richiesta arriva, sicuramente, dagli installatori ma sono gli stessi produttori che si stanno adeguando alle esigenze dei propri clienti che hanno la necessità di poter maneggiare in modo più pratico e agevole pannelli”.
Vantaggi tecnici
Secondo la lombarda Duowatt, i moduli TOPCon avranno quote di mercato sempre maggiori anche in Italia in virtù della loro maggiore efficienza e degli altri vantaggi di carattere tecnico che questi prodotti offrono. “Questi moduli presentano minori perdite, maggiore corrente e tensione, una trascurabile degradazione da LID e LeTID, e coefficienti di temperatura inferiori, il che si traduce in una produzione di elettricità superiore, soprattutto in condizioni di scarsa ventilazione come sui tetti industriali,” ha spiegato.
L’azienda ritiene, inoltre, che entrambe le tecnologie possano avere comunque prospettive di crescita. “La richiesta di queste tecnologie è guidata principalmente dalla necessità di massimizzare l’efficienza degli impianti fotovoltaici e di ridurre i costi operativi a lungo termine” ha aggiunto. “Sia i consumatori residenziali che i progetti industriali e commerciali si stanno indirizzando verso soluzioni che offrono il miglior ritorno sull’investimento, considerando l’efficienza, la durabilità e la sostenibilità ambientale. A questo proposito, sia la tecnologia PERC che quella TOPCon sono ben posizionate nel mercato fotovoltaico per rispondere alla crescente domanda di moduli ad alta efficienza.”
Uscita dal mercato
Secondo la taiwanese TrendForce, la maggior parte delle attuali produzioni di moduli PERC potrebbe essere smantellata entro la fine del 2025. Gli analisti dell’azienda sostengono che, man mano che i prodotti TOPCon conquistano ampie quote di mercato, ci potrebbe essere una carenza sporadica di silicio di alta qualità e wafer adatti per celle di tipo n necessari per questa tecnologia. Ciò potrebbe ulteriormente stabilire una notevole disparità di prezzo tra i wafer di silicio di tipo n e le loro controparti di tipo p per moduli PERC, il che potrebbe portare a una notevole differenza di prezzo tra le due tecnologie.
Una situazione di questo tipo garantirebbe certamente nuovo ossigeno al PERC, soprattutto se la disparità di prezzo con il TOPCon dovesse incrementare. La scelta della tecnologia più adatta per un progetto fotovoltaico, dunque, sarà il frutto di un’analisi bilanciata tra costi dei componenti, rese degli impianti ed esigenze del cliente finale, indipendentemente da vantaggi e svantaggi che le singole tecnologie possono offrire.
Ancora una volta, come spesso capita nel fotovoltaico, installatori e sviluppatori di progetti sono chiamati ad agire in modo olistico, valutando caso per caso.
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