CER, a Falconara un impianto per 100 famiglie

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Dietro alla nascita delle comunità energetiche di Falconara Marittima, in provincia di Ancona, c’è la volontà del sindaco Stefania Signorini. “Ho fortemente voluto che il Comune assumesse il ruolo di promotore e protagonista del processo di transizione energetica nel nostro territorio.

L’obiettivo è creare un nuovo modello energetico basato sull’utilizzo di fonti rinnovabili e promuovere l’adozione di pratiche sostenibili e rispettose
delle generazioni future, portando a benefici economici, ambientali e sociali. Infatti, l’adesione alla comunità energetica è avvenuta in modo completamente gratuito, permettendo di ottenere notevoli risparmi sulla bolletta, che possono superare anche il 50% in base ai consumi e alle variazioni di costo”.

A vincere la gara d’appalto per la costruzione degli impianti fotovoltaici, che afferiscono a due diverse cabine primarie, è stata la società Sistema X di Ancona. Il suo CEO, l’Ing. Michele Massaccesi, ha spiegato a pv magazine Italia di aver completato il primo impianto che di fatto costituisce il perno della CER. “Sul tetto del Palasport Liuti, dove si gioca a volley e basket, abbiamo installato un impianto fotovoltaico composto
da 250 pannelli di tecnologia monocristallina, che ha una potenza totale di circa 84 kW”.

Massaccesi è ora impegnato con i lavori del secondo impianto che sorgerà sul tetto della scuola elementare Aldo Moro e che permetterà la nascita della CER di Palombina Vecchia. “È stato terminato il rifacimento del tetto, che era in eternit, e installata la linea vita. Una volta ultimato, l’impianto fotovoltaico avrà una potenza di 110 kW e la filosofia di funzionamento della CER sarà la stessa di quella già attiva”, ha aggiunto.

In pratica, le famiglie meno abbienti, circa 100 per la prima comunità energetica, potranno beneficiare del sistema sviluppato che comprende l’utilizzo di un inverter ingegnerizzato in Italia dall’azienda marchigiana Western Co, con controllo wireless presente fisicamente in ogni abitazione, in grado di rilevare gli assorbimenti e monitorare i consumi e di effettuare una lettura in tempo reale di tutti i dati.

“L’impianto è costruito a nostre spese e il comune offre lo spazio sui tetti. Grazie alla connessione in rete, bonificheremo alle famiglie un contributo pari a 4 centesimi di euro per kWh, su base trimestrale. Tutta la nostra centrale operativa sarà gestita in cloud con tecnologia blockchain che consentirà la notarizzazione dei dati”, ha aggiunto il CEO di Sistema X.

L’attenzione è puntata sul bilanciamento tra energia prodotta ed energia che viene simultaneamente consumata al fine di premiare le famiglie che, in sintonia con l’impianto fotovoltaico, utilizzeranno la corrente autoprodotta grazie alla fonte rinnovabile

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