Agrivoltaico, ecco le linee tecnico-agronomiche della Regione Campania

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La regione Campania ha approvato l’aggiornamento delle “Linee tecnico agronomiche per il territorio della Regione Campania di accompagnamento alle Linee Guida in materia di Impianti Agrivoltaici del Ministero dell’Ambiente” (LiTAR).

Il documento si riferisce esclusivamente agli impianti agrivoltaici, ovvero quelli che adottano “soluzioni volte a preservare la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale sul sito di installazione”. Il provvedimento, dunque, non riguarda i cosiddetti impianti agrivoltaici avanzati.

Le LiTAR stabiliscono i criteri per la valutazione dei requisiti A.1, A.2, B.1 e D.2 previsti dalle Linee Guida Ministeriali (LGM) per gli impianti agrivoltaici.

Il primo aspetto che viene chiarito dalle linee tecniche della Regione è lo sviluppo, anche in termini di calcolo, della Superficie totale di ingombro dell’impianto agrivoltaico (Spv) stabilendo che: 1. per massimo ingombro della componente fotovoltaica si deve considerare la superficie individuata dalla proiezione ortogonale sul piano di campagna del profilo dei moduli fotovoltaici; 2. per la superficie totale delle strutture di supporto si deve considerare, oltre le strutture elettriche come le cabine, anche la viabilità al servizio della componente fotovoltaica, quando costituita con materiali che impermeabilizzano il suolo agricolo al di sotto del quale si trovano i cavi elettrici per il trasporto dell’energia.

Sulla base dei suddetti criteri, il provvedimento fornisce delle tabelle di calcolo per i requisiti A.1 “Superficie minima per l’attività agricola” e A.2 “Percentuale di superficie complessiva coperta dai moduli (LAOR)”.

Per quanto riguarda il requisito B.1 “Continuità dell’attività agricola” le LGM individuano due sub-requisiti: “Accertare l’esistenza e la resa della coltivazione” e “Accertare il mantenimento dell’indirizzo produttivo”. Le LiTAR definiscono le verifiche e controlli post-operam necessari per i requisiti B.1 e D.2 “Sistema di monitoraggio”.

Le verifiche relative alla progettazione esecutiva e successive alla realizzazione dell’opera stessa prevedono che il proponente: 1. dimostri la rispondenza tra il progetto approvato e quello realizzato mediante riprese con Aeromobile a Pilotaggio Remoto (APR). 2. effettui controlli di verifica della continuità dell’attività agricola e pastorale sul terreno oggetto dell’intervento predisponendo una relazione con cadenza annuale; 3. all’inizio della attività di messa in esercizio dell’impianto, e successivamente con cadenza triennale per tutta la durata di esercizio, rilevi lo stato generale di salute del suolo.

Linee Tecnico-Agronomiche (LiTAR)

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