Una rapida approvazione del decreto Fer X relativo al sostegno alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili più competitive e l’introduzione di alcune modifiche e precisazioni. Ecco, le richieste di Italia Solare nella lettera che ha scritto al ministro Gilberto Pichetto Fratin. In risposta, il Ministero ha organizzato un incontro tra i vertici dell’associazione e il Capo Dipartimento del MASE, Federico Boschi.
A valle dell’incontro, il presidente di Italia Solare, Paolo Rocco Viscontini, ha dichiarato: “Ringraziamo il Ministero, nella persona del Dr. Boschi, che ha fornito importanti chiarimenti in merito a diversi punti della bozza di decreto circolata in queste settimane, pur sottolineando che si tratta di una bozza in corso di ulteriore affinamento. Il Capo Dipartimento ha inoltre manifestato grande attenzione alle nostre segnalazioni rispetto alle urgenze da risolvere, affinché lo stesso Fer X possa esprimere il suo enorme potenziale. Obiettivo primario rimane infatti che si faccia chiarezza sulle aree da solarizzare e in particolare sulle cosiddette aree di accelerazione previste dall’ultima direttiva sulle rinnovabili e oggetto di una delle riforme del Pnrr”
Italia Solare ha espresso soddisfazione per il DM Fer X, considerando “sfidante, ma realistico”, il prezzo di riferimento a base d’asta di 85 €/MWh. “È il segnale che il fotovoltaico è finalmente visto come una fonte matura e fondamentale per garantire all’Italia energia pulita ed economica. Accoglie inoltre positivamente le previsioni che garantiscono il pagamento dell’incentivo anche in caso di prezzi negativi e tagli all’immissione di energia, così come la previsione dell’indicizzazione delle tariffe”, ha spiegato Italia Solare.
Nella lettera, l’associazione ha chiesto che il decreto diventi operativo al più presto possibile per ovviare alla mancanza di meccanismo di incentivazione. “È evidente che l’attesa del DM Fer X limita anche l’interesse per i PPA e ciò, unitamente alle incertezze connesse al credito di imposta del DL Transizione 5.0, può causare un severo blocco del settore. Invitiamo a segnalare l’urgenza anche alle strutture comunitarie, per giungere a una rapida conclusione del confronto”, ha scritto nella lettera.
Altri punti critici sottolineati da Italia Solare sono il mandato dato a Terna e GSE di predisporre, entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, la proposta di progressione temporale dei contingenti messi a disposizione nelle aste per i successivi 5 anni, e il tema della determinazione dei costi di esercizio soggetti a indicizzazione che dovrebbe essere concertato con le associazioni.
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