L’azienda svizzera Meyer Burger, produttrice di moduli solari a etero-giunzione, ha annunciato il licenziamento di 500 dipendenti presso lo stabilimento di Freiberg, in Germania. L’azienda aveva annunciato per la prima volta l’intenzione di chiudere l’impianto di produzione a gennaio.
Più di 400 persone probabilmente perderanno il posto di lavoro, mentre le altre saranno trasferite in altri settori dell’azienda. Il produttore ha iniziato i preparativi per la chiusura dello stabilimento alla fine di febbraio e la produzione di moduli è ferma dalla metà di marzo, ha dichiarato l’azienda al quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt.
La mossa dell’azienda dipende probabilmente dalla recente decisione del Partito Libero Democratico tedesco (FPD), che fa parte della coalizione di governo, di rifiutare l’introduzione di un cosiddetto “bonus di resilienza” nelle nuove misure “Solarpaket 1” che il governo sta preparando per il settore fotovoltaico. Il bonus, se attuato, avrebbe rappresentato un forte incentivo per i produttori di fotovoltaico.
Il partito dei Verdi ha espresso rammarico per la decisione.
“L’FDP nel governo federale è responsabile di questo colpo alla politica industriale”, ha dichiarato il ministro dell’Energia della Sassonia Wolfram Günther. “Il sostegno temporaneo all’industria solare attraverso un bonus di resilienza avrebbe potuto garantire un’industria strategicamente importante in una fase in cui la Cina sta producendo moduli fotovoltaici venduti molto al di sotto dei costi di produzione, distorcendo gravemente il mercato”.
Meyer Burger sta costruendo una fabbrica di celle solari a Colorado Springs, Colorado, e un sito di produzione di moduli fotovoltaici a Goodyear, Arizona. Entrambi gli impianti sono in fase di costruzione, con una capacità produttiva di 2 GW ciascuno.
Prima della decisione di chiudere lo stabilimento di Freiberg, Meyer Burger puntava a circa 3 GW di nuova capacità produttiva annuale in Germania entro la fine del 2024, di cui 1,4 GW di capacità produttiva di moduli a Freiberg.
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