SIRE, Solar Industry Regions Europe – una rete di sette regioni europee che comprende Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania e Italia – ha dichiarato in un nuovo documento che è necessaria un’azione rapida da parte dell’Unione Europea per sostenere i produttori fotovoltaici europei.
Nel suo ultimo documento di posizione, SIRE afferma che “Le recenti tendenze evidenziano sfide significative che continuano a minacciare la vitalità del settore”.
Tra queste, la dipendenza dell’Unione Europea dai moduli fotovoltaici di produzione cinese, che costituiscono oltre il 95% delle importazioni. Secondo SIRE, questa dipendenza “pone rischi di sicurezza economica e mina gli obiettivi di sostenibilità dell’UE”, come i piani di espansione della capacità solare.
Il gruppo afferma che negli ultimi mesi molti produttori europei di fotovoltaico hanno subito arresti e chiusure della produzione a causa dell’afflusso di moduli cinesi a basso prezzo, che hanno “distorto la concorrenza ed esacerbato le pressioni sul mercato”. L’eccesso di offerta di moduli fotovoltaici importati ha spinto i prezzi al di sotto dei costi di produzione, mettendo a rischio la redditività dei produttori europei.
SIRE propone di vietare i prodotti solari realizzati con il lavoro forzato. L’Unione Europea dovrebbe acquistare i moduli solari invenduti dai magazzini europei e utilizzare i fondi per il sostegno a breve termine, come l’acquisto di moduli fotovoltaici.
A breve termine, il documento chiede di accelerare la diffusione dell’energia solare, di creare scorte strategiche e di diversificare le fonti di importazione di materie prime e componenti. A lungo termine, il gruppo ha chiesto maggiore attenzione e finanziamenti per le iniziative di riciclaggio dei pannelli solari e per la riqualificazione dei lavoratori.
SIRE ha affermato che la legge sull’industria Net Zero, che è stata al centro del suo ultimo documento, sarà uno strumento chiave per rafforzare la competitività dei moduli solari nel medio e lungo termine.
Il gruppo è composto da rappresentanti di Andalusia, Carinzia, Liberec, Sassonia, Sassonia-Anhalt, Sicilia e Grand Est. Le sue richieste fanno seguito alle preoccupazioni espresse l’anno scorso dal Consiglio europeo per la produzione solare. A gennaio, la Piattaforma europea per la tecnologia e l’innovazione nel settore fotovoltaico ha aggiornato un libro bianco sulla produzione fotovoltaica europea.
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