I prezzi nella maggior parte dei principali mercati elettrici europei sono diminuiti settimana scorsa rispetto alla settimana precedente. Fanno eccezione il mercato IPEX dell’Italia e il mercato N2EX del Regno Unito, dove i prezzi sono aumentati rispettivamente del 3,9% e del 21%. Ancora una volta l’Italia il mercato più caro.
“I prezzi settimanali più alti sono stati quelli del mercato italiano, che di solito registra i prezzi più alti, questa volta a 91,04 €/MWh”, ha scritto AleaSoft Energy Forecasting nella sua nota settimanale.
I prezzi settimanali di Francia e Belgio nel mercato EPEX SPOT, rispettivamente 39,01 €/MWh e 53,32 €/MWh, sono stati i più bassi dell’anno fino ad oggi in ciascuno di questi mercati. Nel caso del mercato MIBEL di Portogallo e Spagna e del mercato EPEX SPOT dei Paesi Bassi, i prezzi medi della settimana del 25 marzo sono stati i secondi più bassi dell’anno, con valori di 4,98 €/MWh, 5,30 €/MWh e 61,37 €/MWh. Il calo dei prezzi varia dall’86% del mercato portoghese all’1,4% del mercato nordico Nord Pool.
Nella settimana del 25 marzo, la produzione di energia solare è diminuita nella maggior parte dei principali mercati elettrici europei rispetto alla settimana precedente. Il mercato italiano ha registrato il calo maggiore, pari al 33%, invertendo la tendenza al rialzo delle settimane precedenti. Il mercato tedesco ha fatto eccezione.
Per la settimana del 1°aprile, secondo le previsioni di AleaSoft Energy Forecasting sulla produzione di energia solare, la tendenza al ribasso si invertirà e la produzione di energia solare aumenterà in Germania, Spagna e Italia.
Nell’ultima settimana di marzo, la produzione di energia eolica è aumentata nella maggior parte dei principali mercati europei rispetto alla settimana precedente. Gli aumenti variano dal 47% del mercato italiano al 90% di quello francese. Il mercato tedesco ha registrato una diminuzione per la terza settimana consecutiva.
Nella settimana del 1° aprile, secondo le previsioni di AleaSoft Energy Forecasting, la produzione di energia eolica aumenterà in Germania e Francia e diminuirà nella Penisola Iberica e in Italia.
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