Il Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia ha terminato l’approvazione delle disposizioni in materia di difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile contenute nel Capo IV del disegno di legge 18 Omnibus. Le votazioni sono iniziate nella seduta di mercoledì scorso, 24 aprile, e proseguiranno fino al termine della discussione dei 12 Capi previsti. Tra le principali novità per il fotovoltaico rientra la designazione di aree idonee e non idonee all’installazione di impianti.
Il testo base è stato ampliato con diverse novità normative, per lo più a firma Giunta, tra cui lo slittamento di due mesi dell’approvazione del regolamento che stabilisce le modalità di erogazione dei contributi per creare comunità energetiche rinnovabili (CER). Inoltre, sempre la Giunta ha predisposto di stanziare 50 mila euro per le opere di preparazione del suolo propedeutiche all’installazione degli impianti fotovoltaici su edifici e suoli di proprietà pubblica.
Di interesse per il fotovoltaico anche le disposizioni che riguardo le aree idonee per impianti a terra, agrivoltaici a terra e flottanti. La Giunta ha individuato le aree caratterizzate da “presumibile non idoneità” tra cui rientrano: aree destinata alla tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, dell’ambiente, delle attività agricole per prodotti di qualità e biologici. Una lista che non ha convinto le opposizioni (Pd, PpA, Misto) che hanno elencato altre aree che andrebbero previste tra quelle da escludere e hanno tacciato di essere incomprensibile l’espressione “presumibile non idoneità”.
Fratture anche all’interno della maggioranza (Lega, FdI, FP, FI) in cui una parte ha auspicato che la non idoneità diventi “certa” per le zone agricole e per quelle umide. Un’altra parte, invece, ha parlato di bontà della norma e necessità, da parte della Regione, di “osare per arrivare allo stop del consumo di suolo per produrre energia”.
Dallo stesso disegno di legge segnaliamo anche l’articolo 41 del Capo III intitolato “Semplificazione della modalità di realizzazione degli impianti fotovoltaici da parte delle imprese agricole”. L’articolo amplia i contributi, previsti dall’articolo 5 del bando approvato con delibera n. 1371 del 1° settembre 2023, agli interventi che comprendono lo smaltimento e il rifacimento di coperture realizzate in amianto o fibrocemento diverse da quelle su cui viene posizionato l’impianto fotovoltaico. In tal caso, almeno metà della superficie dei pannelli deve essere posizionata su coperture in amianto o fibrocemento e la superficie delle coperture che viene ammessa a contributo corrisponde alla superficie complessiva dei pannelli fotovoltaici maggiorata del 20%.
Una volta terminata la discussione in Aula del disegno di legge, questo verrà approvato e pubblicato nel bollettino ufficiale dalla Regione. Il giorno successivo alla pubblicazione, sarà quello dell’entrata in vigore della norma.
I presenti contenuti sono tutelati da diritti d’autore e non possono essere riutilizzati. Se desideri collaborare con noi e riutilizzare alcuni dei nostri contenuti, contatta: editors@nullpv-magazine.com.
Inviando questo modulo consenti a pv magazine di usare i tuoi dati allo scopo di pubblicare il tuo commento.
I tuoi dati personali saranno comunicati o altrimenti trasmessi a terzi al fine di filtrare gli spam o se ciò è necessario per la manutenzione tecnica del sito. Qualsiasi altro trasferimento a terzi non avrà luogo a meno che non sia giustificato sulla base delle norme di protezione dei dati vigenti o se pv magazine ha l’obbligo legale di effettuarlo.
Hai la possibilità di revocare questo consenso in qualsiasi momento con effetto futuro, nel qual caso i tuoi dati personali saranno cancellati immediatamente. Altrimenti, i tuoi dati saranno cancellati quando pv magazine ha elaborato la tua richiesta o se lo scopo della conservazione dei dati è stato raggiunto.
Ulteriori informazioni sulla privacy dei dati personali sono disponibili nella nostra Politica di protezione dei dati personali.