L’India crea una barriera non tariffaria per i prodotti solari cinesi

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Il Ministero indiano per le energie nuove e rinnovabili (MNRE) ha ripristinato l’ALMM a partire dal 1° aprile 2024. Solo i prodotti solari e i produttori che rientrano nell’ALMM approvato dal MNRE possono rientrare tra i progetti sostenuti dal governo. La norma è stata introdotta dal Ministero per proteggere l’industria nazionale dal dumping dei prodotti cinesi.

Il mandato ALMM offre ai produttori nazionali l’opportunità di servire un mercato considerevole, creando una barriera non tariffaria per i prodotti cinesi. L’ALMM include modelli e produttori di moduli solari conformi al Bureau of Indian Standards (BIS).

“L’uso obbligatorio dei moduli ALMM garantisce l’esclusione dei moduli cinesi, offrendo una spinta sostanziale ai produttori indiani di moduli”, ha dichiarato Tanmoy Duari, amministratore delegato di AXITEC Energy India. “Questo non solo espande il mercato per i produttori indiani, ma li mette anche al riparo dalla concorrenza delle controparti cinesi, promuovendo la produzione e l’innovazione solare locale”.

Goldi Solar è uno dei produttori fotovoltaici inseriti nell’ALMM. Ha in programma di investire in 6 GW di produzione di moduli e 5 GW di produzione di celle entro il 2026.

“L’ALMM è un meccanismo di livellamento che fornisce ai produttori nazionali un notevole vantaggio e un mercato favorevole” ha dichiarato Ishver Dholakiya, amministratore delegato e fondatore di Goldi Solar. “Questo rappresenta un’opportunità d’oro per i produttori locali, in particolare in due settori chiave: il solare su tetto e i progetti utility-scale”.

Mentre le esportazioni sono state storicamente un punto di riferimento per i principali produttori indiani di fotovoltaico, l’ALMM richiede uno spostamento verso la soddisfazione delle esigenze del mercato indiano incentivando l’uso di pannelli solari di produzione nazionale nei progetti.

Anurag Garg, amministratore delegato del settore moduli di Jakson Solar, ha dichiarato che la capacità produttiva nazionale di moduli è stata sottoutilizzata lo scorso anno, nonostante i 20 GW di capacità installata. Ora, invece, crede non ci saranno difficoltà nell’impiego di moduli indiani.

I produttori di pannelli solari in India dipendono in larga misura dalla Cina per le celle solari e per vari altri componenti come vetro e cornici.

“Questo è un passo nella giusta direzione per garantire il sostegno del governo e spingere la produzione nazionale, assicurando una dipendenza minima dalle importazioni”, ha dichiarato Garg.

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