In Puglia gli olivi sono irrigati con un impianto fotovoltaico offgrid

“Qualche mese fa ci ha chiamato una nostra cliente che vive in campagna e che aveva una fornitura di energia elettrica dedicata solo al pozzo. Si tratta di una fornitura trifase dedicata all’alimentazione di una pompa che pesca acqua dalla falda per irrigare gli olivi del proprio terreno”, ha spiegato a pv magazine Italia l’Ing. Riccardo Moschetta, titolare di SE Sistemi Energetici.

Dopo una serie di valutazioni tecniche ed economiche, l’Ing Moschetta è giunto alla soluzione: un impianto fotovoltaico in isola che alimenta la pompa di irrigazione. “Una pompa che viene completamente staccata dalla rete di distribuzione di energia elettrica per essere alimentata dai moduli fotovoltaici si può fare. Ovviamente la quantità d’acqua è dettata dal sole e, più in piccolo, da altri fattori ambientali. Quindi il tutto sarà fluttuante, tutto regolato dall’inverter. Ma la cosa importante è che la signora riesca a dar da bere ai propri olivi sfruttando energia dal sole e non da combustibili fossili, senza pagare più la bolletta”.

Ing. Moschetta, come è stato possibile realizzare l’irrigazione degli olivi tramite energia solare?
In primis, mediante l’analisi tecnica ed economica della soluzione da adottare, poi attraverso la realizzazione dell’impianto fotovoltaico sfruttando la pompa esistente. Infine, mediante il collaudo, la configurazione e le prove.

Quali sono state le valutazioni tecniche ed economiche effettuate preventivamente?
Abbiamo dapprima valutato i consumi in termini di potenza elettrica assorbita dalla pompa durante le varie fasce orarie e su tutto l’anno solare: questo ci ha permesso di avere un quadro iniziale sulla potenza di fotovoltaico da realizzare. Successivamente, abbiamo verificato che la superficie del tetto a disposizione fosse consona alla potenza da realizzare. Dopo l’ok della disponibilità della superficie siamo passati alla verifica economica, quindi se scegliere impianto in isola o ongrid con eventuali batterie.

Come è stata scelta la soluzione?
Una volta coinvolto il cliente che, ovviamente era d’accordo sull’impianto in isola poiché contento di non pagare più la bolletta, si è proceduto alla verifica del prodotto da utilizzare, quindi l’inverter, verificando anche il luogo di installazione e la tipologia di pompa esistente. L’inverter utilizzato è un dispositivo in grado di convertire la tensione continua dei moduli fotovoltaici in tensione alternata per la pompa. E fin qui quasi nulla di nuovo.
Con questo tipo di inverter la velocità di rotazione viene costantemente adattata all’irraggiamento solare disponibile massimizzando la quantità d’acqua pompata e rendendo possibile il funzionamento anche in condizioni di scarso irraggiamento.

Come è possibile?
Nell’applicazione con moduli fotovoltaici la funzione MPPT – Maximum Power Point Tracking, l’inseguimento del punto di
massima potenza, consente di massimizzare per diverse condizioni di irraggiamento e temperatura la potenza elettrica ricavata dal modulo, ovvero la quantità d’acqua pompata. Quando l’irraggiamento cresce la pompa incrementa la sua velocità di rotazione e con essa aumenta la portata idrica.
Quando l’irraggiamento diminuisce, ad esempio al passaggio di nuvole o a diversi orari del giorno, la pompa riduce la frequenza e quindi la portata, ma continua comunque a fornire acqua finché l’irraggiamento non scende al di sotto del minimo necessario a garantire il funzionamento. La pompa, come già detto prima, non è stata sostituita, ma è stato possibile infatti mantenere quella esistente.

Quali sono i dettagli tecnici dell’impianto?
L’impianto fotovoltaico realizzato ha una potenza di 7,57 kW ed è costituito da 15 moduli fotovoltaici monocristallino da 505 Wp cadauno.
Il convertitore utilizzato è un Nastec Vasco Solar e il distributore dell’inverter è la Offgridsun. E’ stata una vera emozione vedere l’acqua fuoriuscire dagli ugelli delle tubazioni di irrigazione che poi andavano ad abbeverare gli olivi.