Commenti sul Dl Agricoltura: stupore e sgomento per misura che aumenta il rischio Paese

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pv magazine Italia ha interesse a capire quali siano le reazioni del mondo del fotovoltaico al DL Agricoltura. Per questo abbiamo raccolto tre commenti “on the record” e abbiamo lanciato un sondaggio.

I primi commenti suggeriscono che il Dl Agricoltura ha provocato stupore tra gli investitori internazionale e che la fiducia nei confronti del governo è in diminuzione dopo un provvedimento inaspettato, soprattutto alla luce del fatto che si va a colpire il segmento del mercato più vantaggioso in termini economici che, oltre a poter contribuire a diminuire il prezzo finale dell’energia, potrebbe anche permettere soluzioni come PPA e contratti per le aziende – insomma vantaggi economici per il tessuto industriale, (ndr: soprattutto in un paese come l’Italia, dove il prezzo all’ingrosso dell’energia è il più alto in Europa). Questo è aggravato dal fatto che, dicono gli esperti, la misura aumenterà il prezzo dell’energia fotovoltaica e non permetterà l’utilizzo di terra non coltivata a fini energetici. Secondo gli esperti che hanno risposto finora a pv magazine Italia, la misura avrà anche delle ripercussioni per quegli imprenditori agricoli che vorrebbero integrare il reddito agricolo con altre fonti di reddito.

“La reazione degli investitori internazionali è stata di stupore e sgomento. Ascoltare il Presidente Meloni che dice stop al fotovoltaico senza regola, quando ci sono più di 1.300 progetti che attendono da diversi anni un provvedimento di VIA Ministeriale, lascia tutti senza parole. Ci si chiede realmente chi è che è senza regole, visto che i tempi previsti per legge sono passati da tempo per questi procedimenti. La priorità a mio avviso doveva essere quella di potenziare le commissioni VIA e di aprire ad ulteriori semplificazioni, invece che correre dietro a provvedimenti elettorali che generano solo confusione, senza tra l’altro risolvere i tanti problemi dell’agricoltura”, ha detto a pv magazine Italia Piero Farenti, head of development presso Horus Green Energy Investment.

“Mentre si discute di creare un Testo Unico per il settore degli impianti rinnovabili, è incredibile vedere una norma di poche righe inserita in un provvedimento che non è incentrato sull’energia, che in meno di una settimana sconvolge i piani per decine di GW senza nessun coinvolgimento delle associazioni di categoria. Allo stesso tempo, il settore fotovoltaico è abituato ad attendere per anni le norme attuative, pensiamo alle aree idonee, al decreto controlli. Paradossalmente, la Coldiretti, chiede e ottiene incentivi per l’agrisolare e l’agrivoltaico, per poi dire che il settore fotovoltaico assorbe contributi: deve essere cristallino che nessun operatore fotovoltaico sta chiedendo incentivi ma solo regole certe e stabili per pianificare i propri investimenti senza 1 euro di contributo pubblico”, ha detto Nicola Baggio, Ad di OffgridSun Srl.

“Il restringere il campo delle applicazioni del fotovoltaico sui terreni agricoli ai soli pannelli “sollevati” da terra rappresenta un ostacolo verso la transizione energetica. In primis per i costi di impianto di questo tipo che ridurrà impietosamente le aziende potenzialmente favorevoli al fotovoltaico, e, poi perché di fronte di migliaia di ettari improduttivi il deprecabile consumo di suolo diventerebbe una risorsa per le migliaia di aziende agricole zoppicanti”, ha commentato Domenico Venturo, titolare dell’azienda agricola Lagrifor.

Se volete commentare anche voi il DL Agricoltura, potete partecipare al sondaggio di pv magazine Italia, che rimarrà aperto fino alle 14 di venerdì 10 maggio: https://www.surveymonkey.com/r/M2XWVCZ. 

I punti di vista e le opinioni espressi nel presente articolo sono quelli dell’autore e non riflettono necessariamente quelli di pv magazine.

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