Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha esplicitato ieri l’intenzione del governo di ripartite in 10 quote annuali di pari importo le detrazioni fiscali relative agli interventi edilizi del Superbonus.
Settimane di fermento per quanto riguarda il fotovoltaico a Palazzo Chigi. Il governo italiano ha infatti varato il decreto-legge Coesione cui seguiranno, a breve, il Dl Agricoltura – già definito – e la conversione in legge – questa da parte delle Camere ma con emendamenti anche del governo – del Dl Superbonus dopo quella già avvenuta del Dl PNRR.
Intervenendo nella VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Giorgetti ha dettato la linea del governo sulla conversione del Dl Superbonus.
Il ministro ha informato che il governo presenterà una proposta emendativa volta a prevedere che, per le spese sostenute, a partire dal periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge Superbonus, le detrazioni fiscali relative a interventi edilizi siano ripartite in 10 quote annuali di pari importo.
Per quanto riguarda gli interventi inerenti barriere architettoniche e relativi al Terzo settore, il ministro ha evidenziato la necessità da parte del governo di “limitare il ricorso a tali strumenti, che di fatto hanno costituito la creazione di una moneta parallela” ma anche “l’intenzione di presentare un emendamento volto a costituire un fondo con una specifica dotazione, finalizzato a riconoscere agli enti in questione un contributo diretto per sostenere la riqualificazione energetica e strutturale su immobili di loro proprietà”.
Con riferimento agli eventi sismici, invece, ha evidenziato che l’intenzione è di ampliare il perimetro degli enti territoriali che possono continuare a fruire delle disposizioni che consentono l’esercizio delle opzioni per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
In conclusione Giorgetti ha chiarito che la previsione delle 10 quote annuali di pari importo rappresenterà un obbligo e non un’opzione per il contribuente.
Il termine per la presentazione di emendamenti da parte del governo scade domani, mentre quello per eventuali subemendamenti agli emendamenti del governo nella mattinata di lunedì 13 maggio. Oggi è in corso l’esame degli emendamenti presentati in Commissione Finanze del Senato.
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