Con 125 Kw di fotovoltaico azienda di tipografia in Ticino arriva al 66% di autoconsumo

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La tipografia Lineagrafica, che ha sede in Ticino, precisamente a Gordola, ha di recente ampliato il suo impianto fotovoltaico, passando da 50 a 125 Kw al fine di ampliare la quota di autoconsumo. pv magazine Italia ha intervistato i responsabili dell’azienda. 
Qual è la storia dell’impianto?
Innanzitutto, nel 2020 IngEne ha progettato e realizzato il primo impianto con una potenza di picco di circa 50 kW. Con l’ampliamento nel 2024 di 75 kW, si è giunti ad una potenza finale di circa 125 kW. Gli obiettivi della modifica sono stati molteplici. La corrente elettrica è l’unico vettore energetico utilizzato in azienda, perciò la nostra intenzione era diminuire il più possibile la quota di energia acquistata dal distributore locale al fine di tenere controllati i costi energetici. Essendo un’attività produttiva, il nostro consumo è concentrato quasi esclusivamente durante il giorno, salvo per il sistema di riscaldamento / aria condizionata, quindi con una quota di autoconsumo molto elevata. Questo ci permette di risparmiare sui costi dell’energia -certificata IdroCH – acquistata da SES, il distributore locale.
Qual è la prevista percentuale di copertura dei consumi di elettricità annui con l’impianto fotovoltaico ampliato?
Puntiamo a raggiungere i 2/3 di quanto consumiamo annualmente. Prima dell’ampliamento dell’impianto, coprivamo già 1/3 di quanto consumato complessivamente.

Come contribuirà l’ampliamento dell’impianto alla sostenibilità complessiva della produzione energetica? 
L’energia immessa in rete quando l’azienda non è attiva, quindi giorni festivi e vacanze, contribuisce ad aumentare la quota di energia pulita prodotta in Svizzera. Anche se la remunerazione di questa energia favorisce un po’ più le aziende elettriche che i produttori, il costo dell’impianto sarà comunque ammortizzato in tempi relativamente brevi, stimiamo entro i prossimi 4 anni.

Quali sono i vantaggi di utilizzare energia idroelettrica certificata rispetto ad altre fonti di energia? 
Economicamente questa energia è un po’ più cara, ma come capitato in un recente passato, il suo costo è più stabile rispetto a fonti acquistate sul libero mercato. Facendo poi dei contratti di fornitura a lungo termine si riescono a mitigare eventuali oscillazioni dovute ad eventi puntuali come conflitti e periodi di siccità. Inoltre, vogliamo sostenere l’economia svizzera e i posti di lavoro nelle zone discoste.

Quali sono le principali sfide affrontate durante il processo di ampliamento dell’impianto?
La disposizione dei vari elementi che contraddistinguono l’impianto, dai moduli fotovoltaici ai quadri elettrici. Da un paio di anni c’era l’idea di ampliare l’impianto ma, vista la conformazione del tetto, una disposizione classica dei pannelli non era ottimale. C’è voluto quindi un po’ di tempo per trovare una soluzione alternativa e, grazie ad IngEne, ora siamo completamente soddisfatti del risultato ottenuto. Da qui una riflessione sul ruolo dell’installatore nel progetto che è fondamentale. Ci siamo affidati a loro confortati anche dell’esperienza positiva con il primo impianto da 50 Kw. Il servizio offerto è completo, dalla progettazione, alla gestione della parte amministrativa con i rispettivi permessi e richieste di sussidi pubblici, fino alla messa in servizio.

Quali scelte specifiche?
Sono stati montati dei moduli fotovoltaici sopra i lucernari. Ciò, oltre all’ampliamento, ha permesso di proteggere i macchinari presenti nello stabile da eventi eccezionali come la forte grandinata che ha colpito il Locarnese nel 2023. In questa occasione si è constatato che, anche con chicchi di grandine con diametro tra 5 e 8 cm, il modulo fotovoltaico non viene sfondato. Il vetro e il silicio si danneggiano, ma non permettono il passaggio della grandine, contrariamente ai lucernari presenti sullo stabile. Per montare questi moduli si è dovuto utilizzare un sistema su misura che ci ha permesso di zavorrarli mantenendoli ad un’altezza sufficiente per non entrare in conflitto con i lucernari.
In fase di ampliamento, per permettere di avere un unico sistema di monitoraggio della produzione fotovoltaica abbiamo utilizzato degli inverter di nuova generazione dello stesso fornitore di quello presente nell’impianto di partenza. Questo ci ha permesso, oltre ad avere un unico sistema di monitoraggio, di non perdere lo storico di quanto prodotto negli anni precedenti.

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