Il progetto dell’impianto fotovoltaico è nato come complemento del progetto relativo al nuovo impianto idroelettrico del Ritom Home – ritomsa. La Ritom SA è una società compartecipata dalle Ferrovie Federali Svizzere (FFS) (75%) e dal Cantone Ticino (25%) rappresentato dall’Azienda elettrica ticinese (AET).
pv magazine Italia ha intervistato i responsabili di Ferrovie Federali Svizzere.
Quali sono i dettagli tecnici e le principali caratteristiche del progetto fotovoltaico della diga?
Il progetto prevede l’installazione di 382 moduli fotovoltaici da 430 W lungo i 309 metri della corona superiore della diga del Ritom, in Piora. L’impianto avrà una potenza installata totale di 164 kWp, per produzione stimata di 153 MWh/anno.
Quali accortezze saranno necessarie data la particolare posizione?
Nella variante prevista, la struttura portante dei moduli fotovoltaici sarà fissata sulla parte superiore della corona della diga, utilizzando anche la ringhiera esistente, che quindi non impedisce l’ispezione del muro, che deve essere garantita per questioni di sicurezza. Devono venire infatti rispettati i criteri di controllo e sicurezza legati all’esercizio della diga sotto la supervisione dell’Ufficio Federale dell’Energia.
Si tratta, inoltre, di un impianto in alta montagna a 1800 msm che deve poter resistere alle intemperie, come peso della neve, ghiaccio e vento, e deve quindi essere concepito in maniera robusta.
In che modo questo impianto si integrerà con la futura centrale idroelettrica del Ritom?
L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico verrà utilizzata interamente dalla nuova centrale per il fabbisogno energetico proprio, in particolare dei sistemi ausiliari. Con un secondo impianto fotovoltaico posizionato sul tetto dell’edificio della nuova centrale con una potenza installata di 155 kWp e una produzione stimata di 178 MWh/anno, si arriva a coprire circa il 20% del fabbisogno proprio.
Quali sono le tempistiche previste per la realizzazione?
Nel corso del 2024 sarà concluso il progetto esecutivo e si prevede di realizzare l’impianto al più presto nell’estate del 2025.
Potete darci un’idea dell’investimento finanziario richiesto per questo progetto e come sarà finanziato?
L’investimento previsto è di circa 450.000 franchi (circa 472.000 euro) e rientrerà nei costi di realizzazione del nuovo impianto idroelettrico. Si prevede di ottenere anche dei sussidi cantonali (FER) e federali (Pronovo).
Come vedete il futuro delle energie rinnovabili in Svizzera e quale ruolo pensate che progetti come questo possano avere?
Le energie rinnovabili avranno un ruolo sempre più importante, confermato dalla recente approvazione in votazione popolare della “Legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili”. Secondo la strategia della Confederazione, la transizione energetica Svizzera si fonderà su due pilastri: l’idroelettrico, che già oggi assicura il 60% della produzione elettrica nazionale, e il fotovoltaico, che dovrà crescere fino a pareggiare la produzione idroelettrica entro il 2050. L’impianto sulla diga del Ritom, anche se di dimensioni modeste, contribuirà all’attuazione di questa strategia e darà importanti informazioni per altri impianti di simili caratteristiche che si stanno pensando in Svizzera.
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