L’installazione, lo scorso aprile, di un piccolo impianto fotovoltaico in una base militare argentina in Patagonia ha provocato un piccolo incidente diplomatico con il Cile. Il presidente del Paese, Gabriel Boric, si è lamentato del fatto che i pannelli siano stati collocati “in territorio cileno”.
Come riportato da pv magazine America Latina, i 18 pannelli solari, con una capacità totale di 9,9 kW, sono stati installati presso il posto di sorveglianza e controllo del traffico marittimo Hito 1 della Marina argentina, situato a Capo Espíritu Santo.
L’impianto, descritto come “il più meridionale dell’Argentina”, è stato sviluppato da TotalEnergies, dalla Fondazione Mirgor, da Wintershall Dea e da Panamerican Energy. Il progetto comprendeva anche l’installazione di due moduli abitativi utilizzati come rifugio dal personale assegnato al distaccamento.
La settimana scorsa sono iniziati i colloqui tra i due Paesi sulla localizzazione dell’impianto, che pare si trovi a circa tre metri all’interno del territorio cileno. A questo proposito, l’ambasciatore argentino in Cile, Jorge Faurie, ha dichiarato: “Non è un lavoro così impressionante, alcuni hanno installato dei pannelli solari ma non hanno controllato attentamente quali fossero le coordinate che segnavano il limite. L’azienda che ha installato i pannelli solari è quella che ha donato i pannelli”.
Anche se sembra che lo smantellamento e il ripristino dell’impianto in territorio argentino fosse già in corso, le dichiarazioni del presidente Boric, pur non significando un conflitto importante, non hanno mancato di attirare l’attenzione.
“Abbiamo saputo qualche tempo fa che l’Argentina, in una base militare nella regione della Patagonia, ha installato pannelli solari in territorio cileno. Abbiamo ricevuto le scuse del Ministero degli Esteri argentino, ma vorrei dirvi molto chiaramente che i confini non sono qualcosa con cui ci possono essere ambiguità e che è un principio fondamentale di rispetto tra i Paesi e che quindi devono ritirare quei pannelli solari il prima possibile o lo faremo noi stessi”, ha detto Boric.
Da quanto si sa finora, il ministro degli Esteri argentino, Diana Mondino, e il ministro della Difesa, Luis Petri, hanno assicurato che i pannelli solari saranno rimossi “nei prossimi giorni”.
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