Sungrow dice a pv magazine che il boom dello stoccaggio in Italia non sarà imminente

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Sungrow prevede che l’Italia installerà nel 2024 meno batterie rispetto a quanto previsto precedentemente da analisti del settore, a causa della mancanza di certezze sui dettagli del capacity market. Javier Izcue, vicepresidente di Sungrow responsabile dell’Europa meridionale, ha sottolineato in una conversazione con pv magazine che, per il momento, le installazioni sono guidate soprattutto dalle aste.

“Tutti prevedono che il boom avverrà quest’anno. Dal nostro punto di vista, ci aspettiamo che i progetti richiederanno più tempo”, ha detto Izcue durante l’Intersolar di Monaco, aggiungendo una previsione personale: si aspetta un installato di 30 GW in Italia entro la fine del decennio.

Attualmente i ricavi di Sungrow in Italia provengono per metà da progetti fotovoltaici utility scale e per metà residenziali e C&I.

Sungrow vede molte analogie tra Italia e Spagna, in quanto entrambi i Paesi hanno “procedure molto esigenti”. Le somiglianze, tuttavia, consentono alla società di adottare strategie commerciali simili.

L’azienda cinese, che prima si concentrava solo sulla produzione di inverter, ora offre un “pacchetto completo”, in cui le batterie svolgono un ruolo significativo.

La decisione commerciale dell’azienda è coerente con la tendenza osservata ad Intersolar, con i principali operatori cinesi che hanno implementato una simile strategia di diversificazione.

“I prezzi dell’elettricità portano normalmente a concentrarsi sullo spostamento dell’energia, ma lo stoccaggio può anche aiutare la rete, ad esempio attraverso la regolazione della frequenza”, ha detto Izcue.

Sungrow spera che l’Italia eviti gli errori legislativi fatti in passato, evitando cambiamenti di regolamentazione.

“Il mercato si aspetta che l’Italia sarà più stabile in termini di policy, ma speriamo che gli errori passati non si ripetano. Per il successo dello storage in Italia, è anche necessario che l’elettrificazione prenda velocità”, ha dichiarato Izcue.

Secondo il manager di Sungrow, nonostante le peculiarità, sia il mercato spagnolo che quello italiano offriranno notevoli opportunità a lungo termine. Si aspetta poi che i produttori di maggiore successo saranno quelli con una maggiore know-how, sostanzialmente suggerendo che il prezzo non sarà l’unico fattore nella decisione degli investitori.

“Per gli investitori nello stoccaggio, non si tratta solo di Capex, ma anche di Opex. I prezzi sono importanti, ma i contratti di servizio e le garanzie delle batterie sono fattori che influenzano la decisione degli installatori e degli investitori. La conoscenza è importante per il mercato dello stoccaggio, non solo per il momento, ma anche per la sua sostenibilità”, ha detto Izcue.

Confrontando i due maggiori mercati dell’Europa meridionale, Izcue afferma che gli investimenti in batterie nei due Paesi sono comparabili. Non è possibile specificare quale, tra i due Paesi, sarà più interessante per gli investitori.

“Sarà una questione da valutare caso per caso. Chi investe in Spagna prende in considerazione anche investimenti in Italia”, ha detto Izcue, aggiungendo che i due Paesi sono tra i primi quattro in termini di potenziale, insieme a Germania e Regno Unito.

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