Il Ministero Pichetto Fratin ha fatto sapere che gli 80 milioni di euro per le Regioni del Sud sono andati in fumo nel giro di 24 ore. La notizia ha fatto scattare agli addetti ai lavori alcune riflessioni. Tra essi, pv magazine Italia ha intervistato l’Ing. Riccardo Moschetta di SE Sistemi Energetici.
Impianto fotovoltaico su tetto di villetta a Pesaro
Immagine: Classe A
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“Dopo 24 ore dall’apertura dello sportello dell GSE, la gran parte delle risorse per il Reddito Energetico Nazionale è andata esaurita”, ha dichiarato in una nota il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Più precisamente, è già terminata la disponibilità nelle Regioni del Mezzogiorno a cui erano destinati 80 dei cento milioni per il 2024.
Pare che complessivamente restino circa 15 milioni per le Regioni del centro nord, destinati al finanziamento con un contributo in conto capitale per la realizzazione di impianti fotovoltaici per unità immobiliari residenziali di famiglie in condizione di disagio economico.
pv magazine Italia ha intervistato un imprenditore coinvolto quotidianamente sul campo con la sua SE Sistemi Energetici, l’Ing. Riccardo Moschetta, che chiede alle associazioni Italia Solare e Alleanza per il fotovoltaico in Italia se è possibile riportare alcune osservazioni direttamente al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
“Il Reddito Energetico doveva aiutare i nuclei familiari in condizione di disagio economico con ISEE sotto i 15.000 euro nella realizzazione di un impianto fotovoltaico. E’ andato così bene che gli 80 milioni di euro per le Regioni del Sud sopra citate sono andati in fumo nel giro di 24 ore. Considerando che gli impianti da realizzare potevano avere potenza compresa tra 2 kW e 6 kW, ecco alcune riflessioni”.
“Supponendo una media di potenza realizzativa per impianto pari a 3 kW, e quindi un costo finanziario pari a 6.500 euro, questo significa che gli 80 milioni di euro sono equivalenti a 12.300 impianti. Ma non sono pochi rispetto alle famiglie con ISEE sotto ai 15.000 euro? Inoltre, una famiglia con ISEE sotto ai 15.000 è veramente una famiglia in disagio economico? Non era forse meglio abbassare la soglia dell’ISEE ?”
️Un’altra domanda emersa è relativa alla discrepanza di famiglie in disagio economico tra Nord e Sud. Infatti la ripartizione dei contributi è pari all’80% al Sud e 20% al Nord. “Non sono un pó penalizzate le famiglie del Nord?”.
“️Premesso che sempre meglio di niente, ci chiediamo se abbia senso agevolare l’installazione del solo fotovoltaico senza l’accumulo. Facendo così il fotovoltaico sarà in grado di abbattere i consumi del 30/35%, che quindi si tramutano in un risparmio nel costo bolletta del 20%. Pertanto, si aiuta davvero una famiglia in disagio economico?”
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