Iren e lo sviluppatore danese European Energy hanno inaugurato venerdì un nuovo parco fotovoltaico da 38,5 MW a Tuscania, in provincia di Viterbo.
L’impianto si trova in un’area in cui, per sviluppi normativi e densità di installazioni, sarebbe praticamente impossibile da realizzare iniziando oggi l’iter autorizzativo. Lo ha dichiarato a pv magazine Italia Alessandro Migliorini, country manager della stessa European Energy.
“Con le nuove norme nazionali entrate in vigore – ha dichiarato Migliorini – il parco non sarebbe realizzabile essendo un fotovoltaico cosiddetto a terra. Stiamo parlando di un progetto iniziato nel 2018 quando ancora il termine ‘agrivoltaico’ non faceva parte del lessico quotidiano delle rinnovabili”.
Per quanto riguarda, invece, l’occupazione di suolo nella Tuscia, il manager ha dichiarato: “Credo che la provincia di Viterbo abbia già ampiamente dato il suo contributo al Green Deal e pertanto non credo che ulteriori sviluppi sul territorio siano da considerarsi possibili anche in termini di condivisione regionale del burden sharing previsto nel decreto aree idonee. Ci sono altre province del Lazio che possono e devono fare di più, per esempio la provincia di Rieti non ha praticamente progetti utility scale”.
Migliorini ha anche parlato di rapporto col territorio. “Le compensazioni andranno investite nella riqualifica di un’area verde in parte al centro sportivo comunale usato per anni come discarica. Mentre le mitigazioni riguarderanno una cintura di verde a copertura visiva del parco”.
Il parco è composto da due impianti, rispettivamente da 17,28 MW e 21,21 MW di potenza. L’infrastruttura, che si estende su oltre 54 ettari di terreno nella località di Poggio della Ginestra, è composta da un totale di 71.400 pannelli e 9 inverter, così suddivisi: 32 mila pannelli e 4 inverter il primo e 40 mila pannelli e 5 inverter il secondo.
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