Linee guida VIA della Toscana, NexAmm spiega principali novità

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La Regione Toscana ha pubblicato sul suo Bollettino Ufficiale (BURT) le Linee Guida per la formulazione delle condizioni ambientali nei provvedimenti regionali in materia di VIA e per l’espressione dei pareri regionali nei procedimenti statali.

Si stabilisce che “le condizioni ambientali sono mirate unicamente a garantire la mitigazione, compensazione e monitoraggio degli impatti negativi significativi determinati dal progetto” e che “non devono essere ribadite, come condizioni ambientali, le proposte di mitigazione, compensazione o monitoraggio o le previsioni progettuali già contenute nello studio preliminare ambientale – SPA – o nello studio di impatto ambientale – SIA”.

Feliciano Palladino, fondatore e managing director di NexAmm, ha analizzato l’atto con i suoi collaboratori, sottolineando a pv magazine Italia che questo passaggio è  fondamentale.

“Dal combinato disposto di queste due previsioni si evince che l’Amministrazione procedente: 1. sarà tenuta a verificare se esistono impatti negativi ulteriori rispetto a quelli già individuati e compensati nel SPA/SIA e 2. solo in presenza di tali (ulteriori) impatti negativi potrà stabilire prescrizioni ambientali cui il proponente dovrà ottemperare per evitare il rischio di revoca del provvedimento di VIA”, ha detto Palladino.

Nel paragrafo denominato “Contenuto minimo della condizione ambientale in materia di VIA” si stabilisce che la prescrizione deve obbligatoriamente contenere anche il dettaglio delle attività da svolgere e delle concrete modalità per l’effettiva attuazione da parte del proponente di quanto prescritto nel provvedimento di valutazione ambientale.

“Non saranno quindi più possibili prescrizioni generiche, che espongano gli operatori al rischio di contestazioni da parte dell’Amministrazione in ordine alla loro corretta esecuzione/ottemperanza”, ha commentato Palladino, sottolineando che le Linee Guida definiscono anche il controllo ex-post.

Si stabiliscono infatti termini specifici per le attività di controllo dell’avvenuta esecuzione delle prescrizioni.

“In questo modo, il titolare del provvedimento ambientale non sarà esposto sine die alla verifica dell’avvenuto adempimento delle prescrizioni e potrà esigere dall’Amministrazione che la verifica avvenga necessariamente entro un certo termine”, ha concluso Palladino.

Le Linee Guida sono contenute in Allegato A, parte integrante del decreto.

“Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso nei confronti dell’autorità giudiziaria competente nei termini di legge”, si legge nel documento della Regione Toscana.

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