Nuova raccomandazione UE chiarisce il principio di “efficienza energetica al primo posto”

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Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea serie L del 9 agosto è pubblicata la raccomandazione 2024/2143 della Commissione europea che stabilisce orientamenti per l’interpretazione dell’articolo 3 della direttiva (UE) 2023/1791 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il principio “l’efficienza energetica al primo posto”.

Nella raccomandazione la Commissione ricorda che il principio di “efficienza energetica al primo posto” è al centro della strategia UE per l’integrazione del sistema energetico.

In particolare l’accento viene posto sull’importanza della flessibilità “sul lato della domanda e a soluzioni che siano più efficaci in termini di costi rispetto agli investimenti in infrastrutture di approvvigionamento energetico nel soddisfare gli obiettivi strategici”.

Inoltre, è auspicabile valutare l’impatto sulla povertà energetica. Gli Stati membri, nell’applicare il principio, dovrebbero tenere conto dei potenziali vantaggi derivanti dalla flessibilità dal lato della domanda, così come, nell’ambito dei loro sforzi per aumentare l’efficienza del sistema energetico integrato, prendere eventualmente in considerazione la gestione della domanda a livello sia centralizzato che decentrato, lo stoccaggio dell’energia e soluzioni intelligenti.

Nell’allegato alla raccomandazione, la Commissione evidenzia che “le soluzioni di efficienza energetica non dovrebbero limitarsi al risparmio di energia nell’uso finale, ma dovrebbero coprire anche le risorse sul lato della domanda e la conversione, trasmissione e distribuzione dell’energia”.

La raccomandazione offre inoltre alcune tabelle “puramente indicative” con esempi di applicazione del principio in settori energetici e non energetici.

Le rinnovabili e il fotovoltaico vengono riportati come esempio:

  • nella Tabella 2 “Esempi di alternative nel sistema energetico quando si applica il principio dell’efficienza energetica al primo posto” tra i piani di ampliamento delle infrastrutture di generazione di energia elettrica e di calore (energia solare-termica);
  • nella Tabella 3 “Esempi di alternative nei settori non energetici quando si applica il principio dell’efficienza energetica al primo posto” tra le possibili alternative/soluzioni complementari per l’efficientamento energetico negli edifici e nell’agricoltura;

Inoltre, la raccomandazione ricorda che anche gli “utenti finali di energia”, adottando comportamenti di risparmio energetico, investendo in tecnologie e pratiche legate alla partecipazione a programmi di gestione della domanda, generando energia da fonti rinnovabili e usando lo stoccaggio “dietro il contatore”, potrebbero incidere direttamente sul fabbisogno di infrastrutture sul lato dell’offerta “davanti al contatore”.

Nella Tabella 7 “Settori in cui applicare il principio «l’efficienza energetica al primo posto» ed esempi di misure”, in particolare, si suggerisce di “includere la ristrutturazione edilizia nella vendita all’asta di energia da fonti rinnovabili” e di “collegare il rilascio delle autorizzazioni per la localizzazione degli edifici al potenziale in termini di energie rinnovabili”.

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