La Bassa Sassonia consente di combinare il fotovoltaico con l’allevamento di galline ovaiole all’aperto

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La copertura delle aree per le galline ovaiole con il fotovoltaico non serve solo a proteggere il clima, ma anche il benessere degli animali: i moduli offrono agli uccelli protezione dalle precipitazioni e dalla forte luce solare. Fino all’autunno del 2023, tuttavia, l’UE non consentiva questa forma di doppio utilizzo di tali aree. Con il Regolamento delegato 2023/2465, l’UE ha finalmente consentito questa possibilità, a condizione che l’autorità competente locale dia il via libera.

Questo è accaduto ora in Bassa Sassonia. Il Ministero dell’Agricoltura ha dato istruzioni all’Ufficio di Stato per la Protezione dei Consumatori e la Sicurezza Alimentare (LAVES), in qualità di autorità competente, di accettare una superficie massima coperta dai moduli fotovoltaici e dalle relative attrezzature tecniche fino al 70% per gli impianti sopraelevati e fino al 50% per gli impianti al suolo. Ciò significa che gli allevatori possono installare i moduli fotovoltaici sopra le aree esterne per le galline ovaiole convenzionali all’aperto.

“Nell’allevamento convenzionale di galline ovaiole all’aperto, il doppio utilizzo non solo porta a un maggiore sfruttamento ecologico ed economico del terreno, ma può anche portare a effetti sinergici positivi”, afferma il ministro dell’Agricoltura della Bassa Sassonia Miriam Staudte (Verdi). L’impianto fotovoltaico potrebbe svolgere un’importante funzione protettiva per gli animali, ad esempio contro i predatori, o servire come protezione dalla grandine. “Con dispositivi adeguati, può anche contribuire a una migliore distribuzione dell’acqua piovana. I sistemi offrono una buona opportunità per la produzione di energia economica, promuovendo al contempo il benessere degli animali e garantendo la copertura vegetale”.

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