Brief sull’industria fotovoltaica cinese: Longi, TCL Zhonghuan aumentano i prezzi dei wafer di silicio

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Longi ha aumentato i prezzi dei wafer di silicio a 1,15 CNY per i wafer N-G10L e a 1,30 CNY per i wafer N-G12R, a partire dal 29 agosto. L’adeguamento, pari in media a 0,05 CNY in più per pezzo, mira a contrastare la concorrenza a basso prezzo e a migliorare le condizioni di mercato. Anche TCL Zhonghuan ha aumentato i prezzi a 1,15 CNY per i wafer G10N, 1,30 CNY per i wafer G12RN e 1,50 CNY per i wafer G12N.

Canadian Solar ha dichiarato di aver spedito 8,2 GW di moduli fotovoltaici nel secondo trimestre del 2024, con un fatturato di 1,635 miliardi di dollari, un margine lordo del 17,2% e un utile netto di 4 milioni di dollari. La divisione e-STORAGE ha registrato un backlog di 2,6 miliardi di dollari e 66 GWh di ordini di riserva, mentre Recurrent Energy, la sua filiale per le centrali elettriche, detiene 27 GW di riserve di progetti e ha ottenuto un importante investimento da BlackRock. Canadian Solar ha dichiarato di prevedere per il terzo trimestre un fatturato di 1,6-1,8 miliardi di dollari, con un margine lordo del 14-16%. L’azienda punta a spedire da 9 a 9,5 GW di moduli fotovoltaici e da 1,4 a 1,7 GWh di sistemi di accumulo.

Daqo New Energy ha registrato un fatturato di 219,9 milioni di dollari nel secondo trimestre, in calo rispetto ai 415,3 milioni di dollari dei primi tre mesi del 2024. Il produttore di polisilicio ha inoltre registrato una perdita netta di 119,8 milioni di dollari, rispetto ai 15,5 milioni di dollari di utile netto del primo trimestre del 2024 e ai 103,7 milioni di dollari del secondo trimestre del 2023. Il prezzo medio di vendita è sceso a 5,12 dollari/kg, al di sotto dei costi di produzione. L’azienda ha dichiarato che prevede di produrre da 210.000 tonnellate metriche (MT) a 220.000 MT di polisilicio nel 2024.

Risen Energy ha dichiarato di aver rinviato i progetti di 5 GW di celle a etero-giunzione di tipo n (HJT) e di 10 GW di moduli fotovoltaici HJT. I progetti saranno completati entro la fine del primo trimestre del 2025 anziché nel giugno 2024. L’azienda ha citato per il ritardo “le fluttuazioni nella catena dell’industria fotovoltaica e i fattori esterni che influenzano l’approvvigionamento dei materiali e l’avanzamento del progetto”.

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