La Val di Cornia si trova in Toscana, sul territorio della Maremma Piombinese, nell’estremo lembo meridionale della provincia di Livorno. Qui, è in atto una protesta contro l’installazione di una serie di impianti fotovoltaici, agrivoltaici ed eolici, che ha portato alla nascita del Comitato Terre di Val di Cornia, fondato da un gruppo di giovani imprenditori agricoli a cui aderiscono diverse realtà agricole, turistiche e produttive del territorio.
pv magazine Italia ha intervistato la Sindaca di Campiglia Marittima, Alberta Ticciati. “Il comitato Terre della Val di Cornia, al quale abbiamo aderito come Giunta, si è costituito con l’obiettivo di contrastare le aggressioni presenti e future all’integrità del nostro territorio, quale fonte identitaria oltre che economica e sociale fondamentale, aperto alla partecipazione di tutti i cittadini, imprese, associazioni e qualsiasi altro soggetto interessato”.
Secondo il primo cittadino di Campiglia Marittima il comitato ha adottato un proprio Manifesto “per contrastare la forte speculazione in corso sui terreni agricoli con progetti eolici, fotovoltaici e agrivoltaici”.
In merito alla speculazione, il Comitato ha dichiarato: “La Val di Cornia è presa di mira da numerose società di produzioni energetiche che si rivolgono direttamente ai proprietari dei terreni offrendo somme pari a quattro o cinque volte il valore di mercato dei terreni agricoli, arrivando in qualche caso a pagare fino a 170.000 euro all’ettaro per realizzare stazioni di stoccaggio elettriche”.
Oggi sono 8 i progetti presentati al ministero e alla regione e prevedono installazioni di pannelli fotovoltaici tra i comuni di Campiglia Marittima, Piombino e Suvereto e circa 14 pale eoliche.
Concentrandoci sul fotovoltaico, la protesta si riferisce a 27 ettari per un impianto agrivoltaico in località Campo alla Croce nei comuni di Piombino e Campiglia Marittima sviluppati da Sorgenia Renewables srl, a 56 ettari di agrivoltaico in località Alturetta e Paduletto nel comune di Piombino sviluppati da Orta Energy 14 srl, 31 ettari di fotovoltaico a in località Franciana a Piombino e 100 ettari nei comuni di Campiglia Marittima e Suvereto entrambi sviluppati da IREN Green Generation Tech srl.
Ad oggi, tra i progetti in fase di valutazione di impatto ambientale, ci sono quello denominato “Campiglia” di Iren, con una potenza di 63,5 MW nel comune di Campiglia Marittima, con opere connesse alla RTN nel Comune di Suvereto. Per questo, attualmente sono state richieste integrazioni dalla Regione Toscana. Il progetto “Piombino” di Orta Energy della potenza di 32 MW è invece in fase di istruttoria tecnica.
“Pur consapevoli della crisi del settore agricolo, della necessità di integrazione del reddito e della necessità di dare un contributo importante alla transizione energetica, siamo contrari al fatto che la produzione di energia verde diventi l’unica leva di reddito e ci batteremo affinché – in nome della transizione energetica – non si sacrifichi tutto il resto”, ha dichiarato la Sindaca.
Sempre Alberta Ticciati ha spiegato a pv magazine Italia che il comune di Campiglia Marittima da due anni ha all’attivo un percorso per la realizzazione di una comunità energetica pubblica che traguardi l’autonomia energetica da fonti rinnovabili grazie alla pianificazione di interventi pubblici, integrabile poi con quelli privati, volti a produrre energia verde.
“I sindaci della Val di Cornia hanno congiuntamente firmato un documento per salvaguardare il territorio dalla speculazione e dallo sfruttamento selvaggio allo stesso tempo impegnandosi ad individuare le cosiddette aree idonee dove poter investire in impianti di produzione sostenibile di energia. Sappiamo di aver fatto e di stare facendo la nostra parte dal punto di vista propositivo, progettuale ed attuativo nel campo della transizione energetica. Produrre energie rinnovabili è una priorità, come lo sono la difesa dell’agricoltura, il cibo e la conservazione dei paesaggi italiani”.
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