UPDATE – Dl Aree Idonee sardo, Italia Solare: bozza politica contraria a principi comunitari

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Italia Solare sostiene che la Regione Sardegna, nella scrittura del Disegno di legge sulle Aree Idonee, non abbia fatto nessuna valutazione tecnica del territorio, aggiungendo che si “tratta di fatto di una mera presa di posizione politica”.

La giunta della Regione Sardegna ha approvato la bozza del disegno di legge per l’individuazione delle aree idonee giovedì.

“La norma non è ancora stata approvata (si tratta di un DDL) quindi allo stato attuale non si può fare nulla se non fare presenti i profili di illegittimità al Consiglio Regionale. Se la norma verrà approvata così come è gli operatori danneggiati potranno fare valere l’incostituzionalità e la contrarietà alle direttive UE, impugnando i provvedimenti di rigetto al Tar”, Italia Solare ha detto a pv magazine.

Nella relazione non compare nessuna spiegazione in merito ai criteri utilizzati per la definizione delle aree idonee e non si fa cenno alcuno ai calcoli effettuati per verificare il raggiungimento degli obiettivi definiti dal PNIEC, ha commentato Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare.

Secondo la principale associazione di categoria italiana, gli spazi definiti idonei non sono molto diversi da quelli della moratoria.

“Nella sostanza gli impianti a terra sembra possono essere fatti solo nelle aree industriali a seguito delle limitazioni introdotte per gli impianti agrivoltaici. Ma a causa dei limiti imposti dall’allegato G risulta molto difficile realizzare impianti a terra anche nelle aree industriali.”

L’articolo 1, comma 4, disciplina la sorte dei procedimenti in corso o già conclusi al momento dell’entrata in vigore della legge. Come già riportato da pv magazine Italia gli impianti che ricadono nelle aree non idonee non potranno proseguire, a meno che i lavori di realizzazione non siano già iniziati ovvero non sia stata già eseguita una modifica irreversibile dei terreni.

Paolo Rocco Viscontini dice che la decisione va in senso contrario rispetto alle norme comunitarie.

“Il provvedimento, se non modificato, rischia di penalizzare fortemente la Sardegna da un punto di vista economico e ambientale, rallentando il passaggio alle rinnovabili e lasciando spazio a soluzioni del tutto insostenibili, come la realizzazione della dorsale del gas, nonostante studi autorevoli evidenzino la non convenienza per l’isola. Se non verranno adottate misure correttive, la Sardegna subirà un incremento del costo dell’energia elettrica, aggravando ulteriormente la già complessa situazione economica locale e condannando l’isola a restare la regione con il maggior tasso di emissioni di CO2 pro capite a causa degli impianti a carbone che determinano un incremento delle malattie e morti per tumore, oltre ad aggravare il rischio di desertificazione”, conclude Italia Solare.

* Aggiunge commento a richiesta pv magazine

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