La tempesta Boris ha portato in Europa un mix di condizioni meteorologiche estreme, dalle forti piogge e inondazioni alle prime nevi autunnali, secondo l’analisi effettuata con l’API Solcast. Questo sistema di bassa pressione, denominato Boris dal Servizio Meteorologico italiano, ha scatenato piogge da record in tutta l’Europa centrale, mentre nel Regno Unito e in alcune zone delle Alpi è arrivata la prima neve. La situazione si sta ora stabilizzando con l’indebolimento del sistema e l’arrivo di una zona di alta pressione nella regione.
L’Europa centrale ha dovuto affrontare gravi inondazioni a causa della tempesta Boris, che ha portato a livelli di precipitazioni da record, con alcune regioni che hanno registrato totali di precipitazioni senza precedenti. La convergenza di aria fredda artica con masse d’aria più calde del Mediterraneo e del Mar Caspio ha provocato piogge e nevicate persistenti in tutta la regione. Una parte del sistema di bassa pressione è rimasta intrappolata sull’Adriatico, formando un sistema secondario in lento movimento che ha prolungato la pioggia, portando a diversi giorni di acquazzoni. In alcune aree, in pochi giorni sono cadute precipitazioni di durata pari a mesi, che hanno danneggiato le infrastrutture locali e hanno provocato l’emissione di avvisi di maltempo in diversi Paesi.
Quando la tempesta ha attraversato l’Europa, la neve ha iniziato a cadere in alcune regioni per la prima volta in questa stagione. Nel Regno Unito, i venti artici hanno abbassato le temperature al punto che le cime della Scozia hanno visto la loro prima neve dall’estate. Anche le regioni alpine dell’Italia e dell’Austria hanno visto una nevicata precoce, in particolare nelle zone più alte, dove la pioggia della tempesta Boris si è trasformata in una fitta coltre di neve.
Attualmente le condizioni in Europa sono meno intense, poiché la tempesta Boris si è spostata verso l’Italia in direzione sud-est. Il sistema si è indebolito da quando ha attraversato l’Italia, ma ha continuato a causare inondazioni e a richiedere evacuazioni. Le previsioni indicano una breve tregua dalle piogge nei prossimi giorni, prima di un aumento delle precipitazioni la prossima settimana in Europa centrale.
Solcast produce questi dati tracciando le nuvole e gli aerosol con una risoluzione di 1-2 km a livello globale, utilizzando dati satellitari e algoritmi AI/ML proprietari. Questi dati vengono utilizzati per guidare i modelli di irraggiamento, consentendo a Solcast di calcolare l’irraggiamento ad alta risoluzione, con un bias tipico inferiore al 2%, e anche le previsioni di tracciamento delle nuvole. Questi dati sono utilizzati da più di 300 aziende che gestiscono oltre 150 GW di impianti solari a livello globale.
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