Irena: duplicato a 76.400 il numero di impiegati nel fotovoltaico in Italia nel 2023

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Nel 2023 si è registrato il più alto incremento di posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili, da 13,7 milioni nel 2022 a 16,2 milioni, secondo la recente Renewable Energy and Jobs – Annual Review 2024 dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (Irena) e dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).

“Il balzo del 18% rispetto all’anno precedente riflette la forte crescita delle capacità di generazione delle energie rinnovabili e la continua espansione della produzione di sistemi di montaggio e altre attrezzature”, si legge nel rapporto.

L’Italia rappresenta l’1,5% delle nuove installazioni rinnovabili e il 2,1% del cumulato.

L’Italia rientra nella top 10 dei Paesi per numero di impiegati nel fotovoltaico. È al nono posto. Questo per lo più a causa del segmento residenziale.

“Il solare residenziale su tetto è ad alta intensità di manodopera: per ogni chilowatt installato è necessaria una manodopera tre volte superiore a quella necessaria per le installazioni su scala pubblica. La Polonia, l’Italia e i Paesi Bassi hanno le quote più alte di installazioni in questo segmento”, si legge nel rapporto.

Per il 2023, Irena stima infatti che l’occupazione è aumentata notevolmente in Italia, raddoppiando a 76 400 posti di lavoro.

Ha senso pensare che questo aumento sia congiunturale e per lo più dovuto ai sistemi di incentivazione, in primis il 110%.

Il rapporto comunque sottolinea le difficoltà del Bel Paese, per quanto riguarda le pompe di calore.

Panorama globale: Cina, Cina e ancora Cina

La Cina è in testa con circa 7,4 milioni di posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili, pari al 46% del totale globale. Seguono l’UE con 1,8 milioni, il Brasile con 1,56 milioni e gli Stati Uniti e l’India, ciascuno con quasi 1 milione di posti di lavoro.

“Come negli ultimi anni, l’impulso più forte è venuto dal settore del solare fotovoltaico (PV), in rapida crescita, che ha sostenuto 7,2 milioni di posti di lavoro a livello globale. Di questi, 4,6 milioni erano in Cina, il principale produttore e installatore di impianti fotovoltaici. Grazie ai significativi investimenti cinesi, il Sud-est asiatico è emerso come un importante polo di esportazione del solare fotovoltaico, creando posti di lavoro nella regione”, ha detto Irena.

I biocarburanti liquidi hanno registrato il secondo maggior numero di posti di lavoro, seguiti dall’energia idroelettrica ed eolica. A causa di un rallentamento della diffusione, l’energia idroelettrica è diventata un’eccezione rispetto al trend di crescita generale, con un numero di posti di lavoro diretti che si stima si sia ridotto da 2,5 milioni nel 2022 a 2,3 milioni.

“Nonostante l’immenso potenziale di risorse, l’Africa continua a ricevere solo una piccola parte degli investimenti globali nelle rinnovabili, che si traducono in un totale di 324.000 posti di lavoro nelle rinnovabili nel 2023. Per le regioni che hanno urgente bisogno di un accesso affidabile e sostenibile all’energia come l’Africa, e soprattutto nelle aree remote, le soluzioni di energia rinnovabile decentralizzata (DRE) – sistemi autonomi non collegati alle reti di distribuzione – rappresentano un’opportunità per colmare il divario di accesso e generare posti di lavoro”, si legge nel rapporto.

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