Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha pubblicato oggi il decreto ministeriale 359/2024 recante “Modifiche alla disciplina del mercato della capacità”.
Nel decreto si legge che le definizioni di “Capacità da Adeguare” e di “Unità di produzione da adeguare” contenute, rispettivamente, nella delibera Arera del 2011 e nella disciplina approvata, “presentano margini di indeterminatezza tali da non consentire di discernere in modo univoco, trasparente e non discriminatorio gli interventi di adeguamento degli impianti che giustificano il riconoscimento di una maggiore remunerazione”.
Pertanto il Mase ritiene necessario che le definizioni di ‘Unità di Produzione da Adeguare’ non vengano adottate nelle prossime procedure concorsuali del mercato della capacità “fatte salve eventuali successive valutazioni” a partire dall’anno di consegna 2026.
L’articolo 1 “Modifiche alla disciplina del sistema di remunerazione della disponibilità di capacità produttiva di energia elettrica” stabilisce al comma 1 che l’attuale definizione di ‘Unità di produzione da adeguare’ non si applicherà alle prossime procedure concorsuali del capacity market.
Al comma 2, inoltre, specifica che Terna considererà nella definizione della curva di offerta delle prossime aste “una stima del contributo all’adeguatezza – tradotto in Capacità Disponibile in Probabilità (CDP) – derivante dall’evoluzione stimata in modo prudenziale della nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili e di accumulo elettrico che non partecipa alla procedura e che entrerà in esercizio tra la data di esecuzione della stessa e l’inizio del relativo anno di consegna”.
Il decreto entra in vigore da domani.
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