Il TAR Puglia accoglie domande cautelari contro archiviazione istanze per tre impianti fotovoltaici

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Con ordinanze n. 630, 631 e 632 del 30 settembre il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Lecce ha accolto le domande cautelari promosse da tre società facenti capo all’inglese Enviromena per altrettanti impianti solari. I ricorsi contestano gli atti con cui la provincia di Taranto aveva disposto l’archiviazione del provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) per i tre impianti da connettere alla rete elettrica nazionale (RTN) tramite elettrodotto aereo.

Nello specifico, le opere in questione sono: un impianto fotovoltaico da 13,4 MW da realizzare nel Comune di Roccaforzata (TA) proposto da Costa Solar Italy 017 S.r.l.; un impianto fotovoltaico da 8 MW da realizzare nel Comune di Taranto (TA) proposto da Costa Solar Italy 004 S.r.l.; un impianto fotovoltaico da 6,35 MW da realizzarsi nel Comune di Taranto (TA) proposto da Costa Solar Italy 021 S.r.l..

A giugno scorso l’amministrazione provinciale, ritenendo che la verifica di compatibilità ambientale (VIA) dell’elettrodotto fosse di competenza statale, si è dichiarata incompetente a pronunciarsi sulle istanze presentate dalle società.

Ma il TAR Puglia, con le tre ordinanze cautelari di fine settembre, ha invitato l’amministrazione provinciale a riesaminare le istanze di Paur entro 90 giorni “tenendo conto degli indirizzi interpretativi in merito alle competenze sulla VIA relativamente agli elettrodotti connessi agli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili forniti dal Mase e, se del caso, previa interlocuzione con il predetto Ministero”.

Secondo le indicazioni del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), infatti, la competenza alla valutazione dell’impatto ambientale di un elettrodotto connesso a un impianto FER è in capo all’autorità competente sull’opera principale e, nel caso in esame, sull’impianto agrivoltaico.

Il TAR per la Puglia, sezione seconda di Lecce, ha dunque accolto l’istanza cautelare e le tesi difensive dello studio legale Andrea Sticchi Damiani, che ha assistito le società, fissando per il 26 maggio 2025 l’udienza pubblica per la trattazione nel merito del ricorso.

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