Il progetto Crete Valley, finanziato dall’Unione Europea, mira a trasformare l’isola greca di Creta in un sistema energetico sostenibile e decentralizzato entro il 2028. Il piano prevede l’utilizzo di diverse fonti di energia rinnovabile per produrre e immagazzinare energia sufficiente a coprire il fabbisogno annuale dell’isola, in modo ecologico e vantaggioso dal punto di vista economico.
Coordinato dall’Institute of Communication & Computer Systems della National Technical University di Atene (ICCS), il progetto coinvolge 41 partner provenienti da 13 paesi europei, tra cui istituzioni di ricerca e tecnologiche, PMI e fornitori di servizi, partner IT e comunità energetiche. Tra essi c’è anche la Hellenic Mediterranean University, che pv magazine Italia ha intervistato nella persona dell’Ing. Dimitris Katsaprakakis in occasione di Enlit Europe.
“Il progetto è stato avviato il 12 dicembre 2023 ad Atene e durerà cinque anni, portando alla creazione del primo “Living Lab” di energie rinnovabili in Europa, chiamato Renewable Energy Valley (REV-Lab). Creta potrà così soddisfare il proprio fabbisogno energetico utilizzando fonti come il solare, l’eolico, il geotermico, le biomasse e l’idrogeno”.
“Puntando i riflettori su fotovoltaico, il progetto prevede impianti a terra fissi di media scala con tecnologia monocristallina e anche sui tetti. Una caratteristica unica del modello REV è che incoraggia la cooperazione tra i vari stakeholder come i comuni, le autorità di regolamentazione regionali, le comunità energetiche, le imprese e i fornitori di servizi lungo la catena del valore dell’energia”.
“Creta è già sede di una delle più grandi comunità energetiche d’Europa, quindi luogo perfetto per il progetto Crete Valley, un’impresa collaborativa che si basa sull’empowerment dei suoi stakeholder locali”.
Oltre ad un portafoglio di fonti di energia rinnovabile, il progetto integra tecnologie innovative di comunicazione dell’informazione, processi di inclusione sociale e nuovi modelli di business. Al centro dell’iniziativa di Creta ci sono quattro “laboratori energetici”, sparsi nella parte orientale dell’isola.
Inoltre, c’è un aspetto sociale importante: “Un modo in cui il progetto include le sue comunità è promuovere la democratizzazione dell’energia e favorire un senso di appartenenza, mettendo la gente di Creta al posto di guida, consentendo loro di generare, distribuire e utilizzare l’energia in base alle loro esigenze”.
“Le valli per le energie rinnovabili sono già un concetto consolidato negli Stati Uniti, ma ora stanno emergendo sulla scena europea in risposta alle richieste della Commissione europea di portare avanti la transizione verde”.
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