Dal Mase compatibilità ambientale positiva per 2 progetti fotovoltaici da 40 MW complessivi

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Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha rilasciato negli ultimi giorni due giudizi positivi di compatibilità ambientale per altrettanti progetti di impianti fotovoltaici. Gli impianti si trovano entrambi in Basilicata.

Con decreto 349 del 25 ottobre il Ministero ha espresso valutazione di impatto ambientale (VIA) positiva al progetto di un impianto agrifotovoltaico denominato “San Donato” da 19,81 MW, con sistema di accumulo da 10 MW, da realizzarsi nel Comune di Grottole (MT).

La società proponente, Renantis Italia S.r.l. (già Falck Renewables Sviluppo S.r.l.), dovrà rispettare alcune condizioni ambientali e paesaggistiche fissato dalla Commissione tecnica Pnrr-Pniec.

Tra le misure di mitigazione previste rientra la costituzione di formazioni vegetali pluristratificate e multispecifiche, composte da specie arboree, arbustive e suffruticose appartenenti alla serie della vegetazione potenziale del territorio. All’interno dei campi dovranno essere impiantate siepi informali, arbustive e suffruticose, lungo le suddivisioni delle diverse porzioni dell’impianto fotovoltaico o lungo le viabilità interne, allo scopo di ridurre l’uniformità e incrementare la disponibilità di habitat per la fauna.

Con decreto 353 del 28 ottobre il Ministero ha espresso valutazione di impatto ambientale (VIA) positiva al progetto di un impianto fotovoltaico denominato “PZMOVE1” da 18,1 MW da realizzarsi nei Comuni di Venosa e Montemilone (PZ). Sebbene sul sito del Mase non è al momento disponibile il file del decreto alcune informazioni sono pubblicate sulla pagina dedicata del progetto.

La società proponente, Montemilonesun2 S.r.l., dovrà rispettare alcune condizioni ambientali e paesaggistiche fissato dalla Commissione tecnica Pnrr-Pniec.

In tema di mitigazioni e compensazioni paesaggistiche, si legge nel documento, “considerato che il progetto si inserisce in una porzione di territorio fortemente gravata dalla presenza di altri progetti di impianti eolici e fotovoltaici, è necessario che il proponente coordini la progettazione esecutiva degli interventi di mitigazione e compensazione, sia nella scelta delle componenti vegetali, sia nella scelta formale, con i proponenti degli impianti limitrofi, al fine di raccordare e gestire in senso paesaggistico le trasformazioni”.

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