BESS e ibridazione, AleaSoft spiega il mercato spagnolo: opportunità e analisi TRI

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La riduzione dei costi delle batterie e la loro ibridazione con le energie rinnovabili saranno fondamentali per aumentare la redditività dei progetti di energia rinnovabile, dicono AleaSoft e Deloitte, aggiungendo che le batterie contribuiranno alla stabilità del sistema e a ridurre le interruzioni (curtailment). “Ciò è essenziale per dare ulteriore impulso allo sviluppo delle energie rinnovabili”, ha detto AleaSoft, parlando soprattutto del caso spagnolo.

“In Spagna, il Piano Nazionale per l’Energia e il Clima (NECP) fissa un obiettivo di 22,5 GW di capacità di accumulo entro il 2030, di cui circa 9 GW corrisponderanno a batterie. Attualmente, le richieste di accesso alla rete per lo stoccaggio sono circa 20 GW, di cui 11,8 GW di progetti hanno già ricevuto l’autorizzazione, anche se non sono ancora stati installati. Inoltre, in Spagna sono stati recentemente concessi aiuti a 41 progetti di batterie, di cui 35 sono impianti autonomi connessi alla rete. Ciò indica che il settore è pronto a sviluppare le batterie, anche se attende una maggiore redditività, soprattutto nel caso di progetti autonomi”, ha detto la società di consulenza spagnola.

L’introduzione di sostegni normativi, come i pagamenti per la capacità (capacity payment) già esistenti nel Regno Unito e previsti in Spagna all’inizio del 2025, potrebbe favorire un aumento della redditività di questi progetti, aggiunge AleaSoft Energy Forecasting, spiegando però che la maggior parte dei ricavi delle batterie deriverà dall’arbitraggio dei prezzi nel mercato all’ingrosso.

“I primi progetti di batterie che entreranno in funzione genereranno profitti anche attraverso la partecipazione ai servizi ancillari, anche se questi ricavi saranno limitati dall’aumento della concorrenza, dato che questi mercati sono di volume ridotto”.

Deloitte ha presentato un’analisi del tasso di rendimento interno o internal rate of return (TRI o IRR) utilizzando diversi scenari di spread di prezzo.

Un sistema ibrido di energia solare fotovoltaica e batterie con un CAPEX di 150.000 euro/MWh inizierebbe a generare rendimenti positivi con spread di prezzo infragiornalieri compresi tra 40 euro/MWh e 45 euro/MWh. Nel caso di progetti autonomi, il CAPEX dei 35 progetti che hanno recentemente ricevuto aiuti in Spagna è stato considerato pari a circa 250.000 €/MWh prima delle sovvenzioni, con un aiuto medio di 50.000 €/MWh, per un CAPEX comprensivo di sovvenzioni di circa 200.000 €/MWh. Affinché un progetto con questo livello di CAPEX inizi a generare rendimenti positivi, sono necessari spread di prezzo infragiornalieri di circa 70 €/MWh – 80 €/MWh.

Secondo le due società il mercato spagnolo vivrà presto cinque anni intensi di progetti BESS, con una simile intensità a quello che il Paese iberico sta vivendo al momento per il fotovoltaico, suggerendo che l’interesse sarà molto forte, all’inizio soprattutto per i sistemi ibridi, tra qualche anno per gli impianti stand-alone.

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