Il Consiglio regionale della Sardegna ha ripreso ieri la discussione sugli articoli e gli emendamenti al disegno di legge n. 45 sull’individuazione delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Tutti gli emendamenti dell’opposizione sono stati respinti.
A inizio lavori il consigliere dell’opposizione Stefano Tunis (Sardegna 20Venti) ha presentato una pregiudiziale per chiedere una valutazione del pronunciamento del Consiglio di Stato sul DM aree idonee. “Il rischio – ha detto Tunis – è quello di approvare una legge fragile che rimuove il Dl 5 che ha stabilito una moratoria per le autorizzazione degli impianti eolici e fotovoltaici. Per questo proponiamo la pregiudiziale per capire se la legge debba proseguire o se sia meglio sospenderne la discussione”.
Per la giunta ha replicato l’assessore agli Enti pubblici, Francesco Spanedda: “La sentenza – ha affermato – si riferisce solo ad alcuni articoli del decreto Picchetto-Frattin, il Consiglio di Stato fa salve le prerogative della Sardegna. È una pronuncia provvisoria e non di merito, produce effetti nei confronti del Decreto ministeriale impugnato e non si riferisce alla legislazione regionale. L’articolo 20 del Decreto Picchetto Frattin continuerà a produrre effetti fino all’individuazione delle aree idonee. Il Consiglio di Stato non può inibire le leggi della Regione, per questo è necessario un pronunciamento della Corte Costituzionale”.
Successivamente, messa ai voti, la richiesta della pregiudiziale è stata respinta. Nella seduta pomeridiana sono stati votati anche alcuni emendamenti dell’opposizione all’articolo uno, venendo tutti bocciati. Alla chiusura dei lavori il presidente del Consiglio, Piero Comandini (Pd), ha dichiarato che l’esame avrebbe ripreso oggi dalle 10.
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