Svizzera, al via la nuova legge sull’elettricità. Più incentivi per il fotovoltaico

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Il Consiglio federale svizzero ha annunciato di aver dato il via all’implementazione della Legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili, approvata dagli elettori lo scorso 9 giugno 2024.

Si tratta del primo pacchetto delle nuove disposizioni, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025. “Questo segna un passo cruciale verso un futuro energetico più sostenibile, con un’attenzione particolare all’efficienza e alla sicurezza di approvvigionamento”, ha dichiarato il Governo svizzero.

Per permettere al settore elettrico di adattarsi alle nuove misure, il Consiglio federale ha previsto un’applicazione scaglionata delle modifiche legislative. Il primo pacchetto include parti della revisione della legge sull’approvvigionamento elettrico, modifiche alla legge sulle foreste e la maggior parte delle disposizioni della legge sull’energia, ad eccezione dell’articolo 15, che sarà operativo solo a partire dal 2026, in concomitanza con l’introduzione delle novità nel servizio universale.

Un secondo pacchetto di misure è atteso per il primo trimestre del 2025, con entrata in vigore prevista per il 1° gennaio 2026. Tra le modifiche future figurano nuove disposizioni sull’obbligo di ritiro e rimunerazione, oltre all’introduzione di una rimunerazione minima per l’energia prodotta.

Le nuove disposizioni di legge sono state tradotte in specifiche ordinanze, elaborate dopo una consultazione pubblica svolta tra febbraio e maggio 2024. Tra gli aspetti salienti:

  • Incentivi al fotovoltaico: l’ordinanza sulla promozione dell’energia introduce un bonus aggiuntivo per impianti fotovoltaici installati su facciate e aree di parcheggio, oltre a nuove regole per il premio di mercato fluttuante e i contributi di progettazione.
  • Efficienza e consumo proprio: nuove norme favoriscono i raggruppamenti per il consumo proprio (RCP) e migliorano le garanzie d’origine per combustibili e carburanti.
  • Produzione nazionale rinnovabile: almeno il 20% dell’energia venduta tramite il servizio universale dovrà provenire da fonti rinnovabili nazionali. Questa quota, definita dall’ordinanza sull’approvvigionamento elettrico, sarà rivalutata entro il 2030 per un possibile aumento senza impatti sproporzionati sulle tariffe.
  • Potenziamento delle reti: per favorire lo sviluppo infrastrutturale, è stato introdotto un meccanismo di assunzione solidale dei costi di potenziamento delle reti di distribuzione, oltre a una piattaforma nazionale per lo scambio di dati nel settore elettrico.
  • Aggiornamento dell’ordinanza sul CO2: per armonizzare le procedure, è stato integrato un sistema di aggiornamento periodico dei parametri di calcolo relativi alle emissioni.

“Il nuovo quadro normativo punta a consolidare la sicurezza energetica del Paese, incentivando la produzione rinnovabile locale e migliorando l’efficienza. Entro la fine del decennio, il Consiglio federale valuterà l’opportunità di ulteriori aumenti delle quote minime di energia rinnovabile, in linea con l’evoluzione delle tariffe e delle infrastrutture”, è il concetto espresso dal Consiglio federale.

 

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