Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato, con 35 voti favorevoli e 14 contrari, il disegno di legge 45/A “Misure urgenti per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi”, ovvero il ddl per le aree idonee.
Il Consiglio ha approvato anche l’ordine del giorno n. 3 (Mula) “sulla necessità di prevedere un’imposta regionale sugli impianti di produzione di energia rinnovabile” e l’ordine del giorno n. 4 (Ticca): “sull’urgenza di adottare le norme di attuazione dello Statuto finalizzate a rafforzare la tutela del paesaggio della Sardegna”.
Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, ha così annunciato l’approvazione: “Con questa legge, non solo decliniamo i criteri che rendono un’area idonea o non idonea all’installazione di impianti rinnovabili, ma stanziamo, da qui al 2030, circa 700 milioni di euro per le comunità energetiche, impianti fotovoltaici, accumuli di energia elettrica per autoconsumo, con incentivi – anche a fondo perduto – destinati a cittadini, Comuni, imprese, privati ed enti regionali e comunità energetiche”.
L’Aula ha approvato anche l’ordine del giorno n. 1, sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, “sulla necessità di promuovere ogni procedimento finalizzato al recepimento da parte della Regione della legge 24 luglio 2024, n. 105 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica) e conseguente adeguamento della modulistica Suape regionale”.
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