Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DoE) ha dichiarato in un nuovo rapporto che l’elettrolisi potrebbe ridurre i costi di produzione dell’idrogeno pulito negli Stati Uniti a 1 dollaro/kg entro il 2031 grazie ai progressi tecnologici, alla produzione, alle economie di scala e all’integrazione dei sistemi. “Il raggiungimento dell’obiettivo Hydrogen Shot richiederà un’allocazione strategica delle risorse e degli sforzi in queste aree”, ha dichiarato il rapporto, sottolineando il ruolo del sostegno pubblico. Il DoE ha sottolineato che sono attualmente in fase di sviluppo cinque tecnologie di elettrolizzatori: membrane a scambio protonico (PEM), alcaline liquide, celle di elettrolizzazione ad ossido-ione solido (SOEC), membrane a scambio alcalino (AEM) e celle di elettrolizzazione ad ossido solido a conduzione protonica (H-SOEC). Ha poi fatto un’analisi sul LCOH dell’idrogeno prodotto con ciascuna tecnologia negli Stati Uniti.
Evoloh ha dichiarato di aver firmato un accordo di fornitura con un “grande sviluppatore di energie rinnovabili con sede negli Stati Uniti” per 0,5 GW di stack di elettrolizzatori. Jimmy Rojas, fondatore e CEO di Evoloh, ha dichiarato che l’accordo si aggiunge agli oltre 16 GW di “intenti firmati” per la fornitura di stack e moduli Nautilus. La startup cleantech sta mettendo in funzione un nuovo impianto di test pilota presso la sua sede di Santa Clara, in California.
ABI Research ha affermato che il LCOH globale diventerà competitivo dal punto di vista dei costi entro il 2030, scendendo da una media di 6$/kg a 7$/kg fino a circa 2,50$/kg entro la fine del decennio. La società prevede che il LCOH scenderà a 1,80 dollari/kg entro il 2040, soprattutto a causa dei prezzi più bassi delle energie rinnovabili, e raggiungerà circa 1 dollaro/kg entro il 2050, con la maturazione del mercato. La società di ricerca ha dichiarato di aspettarsi anche una rapida riduzione delle spese di produzione, grazie all’aumento dell’efficienza degli elettrolizzatori e alla riduzione dei costi, a partire dal 2027.
VNG AG ha dichiarato che svilupperà insieme a HyCC un elettrolizzatore da 500 MW per produrre idrogeno verde a Lutherstadt Wittenberg, in Germania. I partner inizieranno la fase di approvazione e consultazione nel 2025, con una decisione finale di investimento prevista per il 2026 e l’inizio delle operazioni nel 2029, ha dichiarato VNG, con sede a Lipsia. Inizialmente l’idrogeno rifornirà le industrie locali, come SKW Piesteritz, con potenziali vendite a clienti industriali nel triangolo chimico della Germania centrale, a seconda delle nuove infrastrutture per l’idrogeno.
Il governo olandese ha dichiarato di aver deciso di dare priorità alle infrastrutture per l’idrogeno e la CO₂, prevedendo di completare i gasdotti tra il 2031 e il 2033. Il governo olandese ha inoltre dichiarato di aver deciso di eliminare l’ammoniaca dal progetto del Corridoio del Delta del Reno (DRC), in quanto il piano non è ancora sufficientemente sviluppato e richiederà più tempo. Per lo stesso motivo ha scelto di non includere un gasdotto riutilizzabile, ma ha lasciato aperta la possibilità di aggiungere questi componenti in un secondo momento.
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